Politica
Salvini: "Io lavoro al dopo-Conte? Fesserie. Berlusconi come Renzi e Prodi"
Intervista di Affaritaliani.it al segretario della Lega Matteo Salvini
Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sembrano andare in ordine sparso sull'emergenza Covid-19. Il Centrodestra esiste ancora?
"Sì, esiste. Ma in questo momento non sto certo pensando a chi candideremo in Campania e nelle altre Regioni o ai sondaggi o a ipotesi che leggo su altri governi. Tutte fesserie. Siamo impegnati a salvare vite e posti di lavoro pensando all'Italia del dopo virus. I giochini di partito e di Palazzo non mi interessano".
Però in futuro, per ricostruire l'Italia, servirà una coalizione...
"Il punto chiave è ricostruire l'Italia con una mentalità libera e liberale che azzeri tutta la burocrazia. Basta con questa mentalità che va avanti a colpi di decreto. Per ripartire serve un'alternativa liberale, moderna, conservatrice".
Però nel Centrodestra avete idee diverse su molti argomenti...
"Certo, leggere le parole di Berlusconi che dice le stesse cose di Renzi e Prodi non fa piacere. Ma qui ci sono di mezzo gli italiani e tengo per me tutti i dubbi pensando alla ricostruzione del Paese".
Ieri commentando la manifestazione di Fratelli d'Italia a Roma non ha usato parole tenere dicendo che non serve andare in piazza 15 minuti. Problemi anche con Giorgia Meloni?
"Era stata lei a rimproverarmi in un'intervista, ma poi ognuno manifesta come meglio crede. Nessun problema".
Che cosa serve oggi all'Italia per rinascere?
"Una visione diversa da quella attuale che purtroppo sta mettendo al centro burocrazia, vincoli, sindacati, Cgil e non la libertà".
Quali sono le sue principali critiche al governo Conte?
"Stiamo lavorando ad esempio sul provvedimento che deve dare i soldi alle imprese. Su cinque milioni di potenziali richiedenti, considerando le domande attese, quelle andate a buon fine sono solo alcune migliaia. Per non parlare poi della cassa integrazione, con tutte le complicanze che ha inserito il governo non è ancora andata a buon fine. Ripeto, serve un Paese libero dai vincoli soprattutto per chi lavora e dà lavoro. Chiudere i contenziosi con Equitalia attraverso sanatorie, pace fiscale, condoni. Azzeramento di tutto".
Conte e il suo governo sono in grado di gestire l'emergenza o servirebbe un altro esecutivo?
"I dati sanitari sono leggermente migliori ma abbiamo ancora molti morti e feriti negli ospedali. Lavoriamo oggi pensando alla situazione attuale, anche perché con il passare dei giorni temo che la crisi economica si farà in prospettiva più grave di quella sanitaria, già assistiamo a suicidi e fallimenti".
Ma il governo?
"Il giudizio lo daranno gli italiani. Bisognerebbe guardare agli altri Paesi europei, servono velocità e coraggio. Noi ci siamo e il Primo Maggio presentiamo il nostro piano di ricostruzione nazionale. Speriamo di essere ascoltati".
La Lega andrà in piazza a manifestare?
"In questo momento sosteniamo tutte le iniziative di commercianti e professionisti in generale ma non ci saranno manifestazioni di partito. Appoggiamo quelle spontanee e come Lega, visto che la via degli emendamenti e dei consigli al governo non ha prodotto alcun risultato perché non ci hanno voluto ascoltare, ci faremo sentire in un'altra maniera".
Qualche anticipazione? In che modo?
"Diciamo che faremo sentire la voce dei lavoratori italiani".