Politica
Salvini e la foto fake di Pacciani. Il montaggio viral dopo le critiche al M5S
Fake contro Matteo Salvini. Il leader leghista attacca l'alleanza M5S-Pd e in contemporanea su whats app circola un suo fake con Pacciani, il mostro di Firenze
Da ieri circola insistentemente in ambienti grillini, via messaggistica whats app, la foto di un post facebook di Matteo Salvini che esaltando gli anziani italiani usa un'immagine di Pietro Pacciani, il cosiddetto mostro di Firenze, l'agricoltore accusato di essere il primo serial killer italiano della storia. Con scritto: “Da 1 a 10, quanta è bella questa foto? Viva i nostri anziani che hanno costruito questo Paese, che purtroppo la malapolitica sta distruggendo. Noi non vi tradiremo, ci potete giurare. Dai che #andiamoagovernare”.
Ci arriva ieri sera, 27 aprile, da due mittenti diversi, entrambi appartenenti al contesto politico culturale grillino. Forse è un caso ed è possibile che anche i due siano caduti nella trappola di chi l'ha ideata, ma non ci sono prove sull'identità di costui. Perché come avrete intuito si tratta di un fake, di una bufala.
Ad una prima impressione potrebbe sembrare vera. Ma da un'osservazione più attenta si possono già notare 2 sbavature nel post. Il primo è che all'indicazione della data c'è scritto “26 aprile alle 21:41”. E non è possibile, perché le schermate di facebook relative ai post del giorno prima (è arrivata a chi vi scrive il 27 aprile) riportano sempre la dicitura “ieri” e mai la data precisa. Primo errore. Il secondo errore è l'immagine della manina tipica dei “mi piace” di facebook col pollice in su, disegnata in alto a destra. Nelle schermate del social network non viene disegnata in quella posizione ma in in basso a sinistra, sotto l'immagine. Navigando sulla pagina e sul profilo del leader leghista ovviamente il post non compare, non c'è. Al posto del fake, datato “26 aprile alle 21:41”, uno vero del 26 aprile alle 21:45, (anche qui veniva indicato il termine “ieri”) con video di un'intervista televisiva a Salvini e questo testo: “La telenovela Renzi-Di Maio? Gli italiani chiedono alla politica di parlare poco e cominciare a lavorare, senza pretendere posti e poltrone. E questo vale per tutti. Ascolta il video e, se sei d’accordo, condividi. #primagliitaliani”. Un attacco alla possibilità di un governo M5S-Partito democratico. In coincidenza dell'attacco ecco arrivare il fake con Pacciani.
“Certamente è una goliardata di cattivo gusto che procura qualche risata “, dice l'avvocato e neoparlamentare della Lega Gianluca Vinci, “sperano che la gente ci caschi. La vera politica però non passa da un approccio di questo tipo e le istituzione devono essere una cosa seria. Ma il problema del Paese non sono le fake news ed è ben lontano da noi pensare a leggi più restrittive in proposito”
Il caso vuole, anche se Salvini sembra un obiettivo ricorrente nei montaggi fake, che la bufala coincida con un'altra pubblicata in una data quasi identica di tre anni fa che il leader leghista però querelò. E che la Corte d'appello di Trento ha condannato con chi l'ha pubblicata, un blogger e ingegnere calabrese. Oggetto del contenzioso un post del 25 aprile del 2015, dal titolo "Salvini: 'Al sud non esistono partigiani perché non avevano le palle per combattere. Sono dei vigliacchi'". Parole mai pronunciate dal leader leghista. La decisione della corte d'appello di Trento oltretutto ha ribaltato la sentenza di primo grado del novembre 2016, che aveva assolto il giovane ingegnere calabrese. Era stata però impugnata dalla procura generale che riformando la decisione ha condannato l'ingegnere a pagare 5.000 euro di multa e un risarcimento di 15.000 euro a Salvini, più il pagamento delle spese processuali per entrambi i gradi di giudizio.