Politica

"Salvini arriverà presto al 40%", la paura di Padellaro del Fatto Quotidiano

Marco Zonetti

L'ex direttore del FQ esprime i suoi timori sull'ascesa di Matteo Salvini, e profetizza un futuro nero per Pd, Forza Italia e anche per il m5s

Matteo Salvini continua a crescere nei consensi. Complici l'estate e il rinvio dei temi più spinosi all'autunno, diverse mozze mediatiche azzeccatissime e una oliatissima ed efficacissima macchina per la propaganda, il leader del Carroccio sta viaggiando con il vento in poppa.

Chi si aspettava fosse fagocitato dai suoi alleati grillini, da socio di minoranza nel Governo Conte quale sembrava essere all'inizio per via di quei quindici punti di svantaggio rispetto al m5s, si è dovuto man mano ricredere, assistendo a una folgorante rimonta che lo ha portato a raggiungere e superare in breve tempo i suoi colleghi pentastellati.

Salvini si assesta attualmente sul 30 % dei consensi e non accenna a perdere terreno. Gli ultimi suoi exploit  mediatici sulla capotreno di Trenord e sul ripristino di "mamma e papà" in luogo di "genitore 1 e genitore 2", gli autogol dell'opposizione sul caso Osakue, e l'amministrazione brillante del proprio profilo sui social network senz'altro aggiungeranno altri punti alla sua popolarità, e tale ascesa inarrestabile inizia a preoccupare più di un osservatore politico.

L'ultimo in ordine di tempo è Antonio Padellaro, ex direttore del Fatto Quotidiano, personaggio (assieme alla sua testata) che non ha mai nascosto simpatie per il m5s, riguardo al quale ha sempre auspicato che non accettasse di firmare il "patto scellerato" con la Lega. Invano.

Alla crescente popolarità di Salvini corrisponde oggi la crescente paura di Padellaro, dopo aver riscontrato la capacità del Ministro dell'Interno di saper arrivare non soltanto agli italiani più "filopopulisti" ma anche all'elettorato moderato, che si sta allontanando sempre più da Forza Italia.

Il partito del Cavaliere e il Pd sembrano avviati verso il viale del tramonto, il m5s di governo pare gravato da una crisi d'identità e quello di lotta è tutto rivolto agli elettori di Sinistra... che cosa resta dunque da votare al cittadino moderato se non una Lega che estenda i propri viticci anche verso quelle potenziali praterie di consenso?

Salvini, secondo le ambasce di Padellaro, può tranquillamente arrivare al 40 % da solo (come per esempio in Abruzzo, dove il Carroccio correrà autonomamente rispetto al centrodestra), vampirizzando i grillini e condannando le opposizioni a raccattare le briciole. Un'ipotesi, questa, che inquieta non poco il buon ex direttore del Fatto Quotidiano, il quale - forse - si sta pentendo di aver favorito più o meno indirettamente in tutti questi anni l'avanzata del m5s verso il governo del Paese. Governo del Paese che i grillini hanno poi consegnato del tutto inaspettatemente, e chiavi in mano, a Matteo Salvini scombinando tutte le previsioni dei vari Travaglio, Scanzi, Gomez e per l'appunto Padellaro, ora timorosi di avergli - loro malgrado - preparato il terreno.