Politica

Schlein è sempre più isolata nel Pd. Il silenzio di Franceschini e... Inside

Di Alberto Maggi

Terra bruciata attorno alla segretaria Dem

Se il Pd non arriva al 20% l'8-9 giugno scatterà la richiesta di dimissioni con Paolo Gentiloni pronto a fare il segretario

 

Cresce di giorno in giorno in malumore nel Partito Democratico. Graziano Delrio è pronto ad autosospendersi sul tema del fine vita sul quale la segretaria Elly Schlein ha richiamato all'ordine bloccando la libertà di coscienza su un tema molto delicato per la componente cattolica Dem. Dario Franceschini è praticamente fermo, del suo correntone non ci sono più notizie. Molti dirigenti Pd, come Alessandro Alfieri e Andrea Orlando, hanno sconsigliato alla segretaria di candidarsi alle primarie richiamando le parole di Romano Prodi. Il ritiro di Gubbio è stato un sostanziale flop con i big tutti assenti. A livello locale, Sardegna a parte, stenta a decollare l'alleanza con i 5 Stelle.

Problemi per le Regionali in Piemonte, per quelle in Emilia Romana e per il comune di Modena, solo per fare qualche esempio. Senza dimenticare che in Sardegna alcuni dirigenti del Pd locale appoggeranno Renato Soru e non la candidata M5S Alessandra Todde che ha avuto il sostegno del Pd nazionale. Insomma, una situazione di malessere profondo e crescente. Anche Lorenzo Guerini, leader moderato di Base Riformista e silente da diversi giorni, così come il presidente del partito Stefano Bonaccini. Un clima di incertezza e malessere che potrebbe esplodere in caso di flop alle Europee. "Qualcosa bolle in pentola", spiegano fonti Dem. Se il Pd non arriva al 20% l'8-9 giugno scatterà la richiesta di dimissioni con Paolo Gentiloni pronto a fare il segretario.