Politica

Schlein sotto attacco dopo il ko alle amministrative: Pd verso la scissione?

Di Massimo Falcioni

La batosta alle amministrative manda un messaggio politico nazionale evidente: nel partito c'è divisione, nell'elettorato insoddisfazione

Poi, si sa, fra Mao e Gramsci, ci si può ritrovare in mezzo al guado, se il partito è tutto preso nella difesa dei diritti Lgbtqia+, diritti sacrosanti… ma non popolari come il lavoro, le pensioni, la pace. La domanda s’impone: nel Pd siamo all’ennesima resa dei conti, a un’altra scissione annunciata? Base Riformista, la corrente degli ex renziani, è già all’ultimatum: “O si cambia tutto, o ce ne andiamo”.

Le elezioni europee fra un anno sono già qui. Qual è il messaggio che Schlein lancia agli italiani? Se passa l’idea che Schlein sbanda fra Mao e i diritti Lgbtqia+, non c’è scampo per questo Pd e per questa sinistra sempre “fuori tema”.

Così, Meloni, la sua destra nuova nella sostanza o riverniciata, hanno la strada spianata. Il rischio, per la Schlein, ma anche per il Pd tutto, è di rimanere in mezzo al guado, come accadde, in tutt’altro contesto nazionale e internazionale e facendo le debite differenze, a Berlinguer, isolato nel movimento comunista e mai accolto nella sinistra europea e nell’establishment occidentale, Usa in testa. Allora il Pci (34,3% alle Eureopee 1976) fu bocciato, obbligato a stare all’opposizione, perché, pur impegnato nella sua “via italiana al socialismo” restava prigioniero della sua identità marxista e comunista. Così la sinistra italiana si consumerà poi nel braccio di ferro fra Berlinguer e Craxi.