Politica
Usa, Scuderi (Avs): "Meloni a rimorchio di Trump e Musk, finto sovranismo da cena di gala lontano dai bisogni delle persone"
Secondo l’europarlamentare dei Verdi l’alternativa politica si basa su ricette diverse per l’economia, l’energia e l’industria, ecco quali
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Benedetta Scuderi eurodeputata AVS
"Noi Verdi veniamo attaccati dall’estrema destra, che parla di follie green e banalizza, ma questa loro strumentalizzazione cela soltanto un’incapacità a gestire il mondo di oggi"
Alla vigilia dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra Benedetta Scuderi vede più di un rischio per le politiche italiane e Ue: “Tutto ci fa pensare che Trump, negando il cambiamento climatico, ridurrà gli investimenti sulle rinnovabili e continuerà a bruciare combustibili fossili. È uno scenario molto pericoloso per l’aumento delle conseguenze dei cambiamenti del clima e degli eventi climatici estremi sui territori e sulla salute delle popolazioni", afferma intervistata da Affaritaliani.it. "Ma Meloni corre dietro a Trump e Musk, mettendo in scena un finto sovranismo da cena di gala che è molto lontano dalla vocazione sociale che la sua parte politica dice, da sempre, di voler incarnare. Nella sua conferenza stampa, la premier ha parlato più di Trump che degli italiani. Dedica molta attenzione ai miliardari alla Musk, ma non dice niente su povertà assoluta ed energetica, sulla condizione degli ultimi stretti tra caro vita e caro energia, sulla perdita di potere d’acquisto delle famiglie, su lavoro povero, difficoltà a curarsi e liste d’attesa interminabili. E potrei continuare”, afferma Scuderi.
“Dovremmo anche capire - prosegue l'eurodeputata dei Verdi - come si colloca il sovranismo di Meloni di fronte alle ultime sparate imperialiste di Trump e alle sue mire su territori – sovrani, appunto - di altri Stati. In ogni caso, occorre continuare a costruire un’alternativa politica per difenderci da questa aggressività, ma soprattutto per offrire a cittadine e cittadini soluzioni concrete dal punto di vista economico e sociale. Noi Verdi veniamo attaccati dall’estrema destra, che parla di follie green e banalizza, ma questa loro strumentalizzazione cela soltanto un’incapacità a gestire il mondo di oggi: preferiscono dire che dobbiamo tornare indietro perché non hanno idea di come andare avanti. Per loro è più facile cavalcare le paure delle persone con la loro propaganda che offrire ricette adeguate ai problemi attuali".
Scuderi poi sottolinea: "Come Verdi, invece, il quadro ce l’abbiamo chiaro e sappiamo come intervenire per il benessere delle popolazioni in questo momento storico, in cui fattori come il cambiamento climatico rappresentano, purtroppo, la nuova normalità e la transizione continua a rimanere la priorità. L’obiettivo principale della transizione, infatti, è tutelare i territori e la salute delle persone, ma anche dare un nuovo indirizzo all’economia. Questa transizione è ecologica, ma al tempo stesso energetica, industriale, delle competenze. La transizione verde deve andare di pari passo con la competitività delle aziende e questo obiettivo si raggiunge supportando l’industria a evolversi in questo senso, ascoltando le imprese e interpretandone le nuove necessità; semplificando e razionalizzando la regolamentazione europea e nazionale, creando un ambiente attrattivo per investimenti pubblici e privati".
"Sulla povertà energetica aggiungo che, in base agli ultimi dati, nel 2023 in Italia le famiglie colpite sono state 2,36 milioni: 340mila in più rispetto all’anno precedente, con 1,15 milioni di minori coinvolti", rimarca Scuderi, che continua: "Davanti a questa situazione, però, le politiche di sostegno alla spesa energetica delle famiglie sono via via diminuite. Ecco perché con il gruppo dei Verdi in Parlamento europeo stiamo promuovendo l’inserimento delle rinnovabili nel mix energetico e lavorando sui progetti di elettrificazione, anche con sistemi di district heating e district cooling. Oltre che di efficienza energetica, è una questione anche di giustizia sociale e in questa direzione abbiamo già proposto di mettere a punto sia finanziamenti diretti per i gruppi in condizioni di vulnerabilità sia meccanismi nuovi, come una garanzia europea per mutui a tassi agevolati per chi non può permettersi interventi di efficientamento energetico. Bisogna poi favorire la creazione di un numero sempre maggiore di comunità energetiche e facilitare l’inclusione dei cittadini più fragili in questi processi partecipati”, conclude.
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