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Separazione delle carriere, primo via libera della Camera alla riforma: 174 sì e 92 no

Opposizioni divise: Azione e +Europa votano con la maggioranza, Italia Viva si astiene

di redazione politica

Primo via libera dalla Camera alla separazione delle carriere, 174 sì

La Camera ha approvato con 174 voti a favore, 92 voti contrari e 5 astenuti la separazione delle carriere. E' il primo dei passaggi parlamentari necessari per l'ok al disegno di legge costituzionale. Si modifica, infatti, il titolo IV della Costituzione con l'obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti. A tal fine, vengono previsti due Csm: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente. Ulteriori novità sono i componenti dei Csm estratti a sorte e l'istituzione di un'Alta Corte disciplinare. In Aula durante il voto il ministro Carlo Nordio.

Mulè, primo ok per separazione carriere nel nome di Berlusconi

"Nel nome di Silvio Berlusconi il Parlamento arriva al primo traguardo della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura. È la miglior prova della capacità di Forza Italia di proseguire e mettere in pratica la visione e l'azione del nostro fondatore. Per l'Italia si tratta di un salto di civiltà che consentirà a tutti i cittadini di avere una giustizia più giusta oltre che indipendente e imparziale". Lo afferma in una nota Giorgio Mulè, deputato di Fi e vicepresidente della Camera. 

Nessuna novità sull'esito del voto: le opposizioni, come è successo sin dall'avvio del percorso parlamentare della riforma, si sono divise, con Azione e Più Europa che, a differenza di Pd, M5s e Avs, hanno votato a favore mentre Italia viva, pur sostanzialmente favorevole alla separazione delle carriere dei magistrati, ha scelto l'astensione in quanto contraria al sorteggio dei componenti laici e togati dei due Csm. Le opposizioni sono invece state sempre unite nel contestare la blindatura del testo sin dalla prima lettura. La maggioranza e il governo, infatti, hanno respinto tutti gli emendamenti delle forze di minoranza e il testo non è stato modificato. Un iniziale tentativo di modifica lo aveva fatto Forza Italia, predisponendo degli emendamenti per eliminare dal sorteggio i componenti laici, ma dopo una riunione a palazzo Chigi tra i vertici della coalizione e il ministro Nordio, gli azzurri hanno ritirato le proposte di modifica che, quindi, non sono state messe in votazione. Alle critiche delle opposizioni sul testo blindato ha replicato FdI: "Il ministro Nordio è stato attaccato quando ha parlato di 'blindatura', ma cos'è la blindatura se non un atto di responsabilità della maggioranza per gli impegni presi con gli elettori, che sono la nostra priorità?", ha affermato in Aula Maria Carolina Varchi.

Separazione carriere,  Nordio: "Spero tutte le letture entro l'estate"

"Una maggioranza schiacciante, un percorso complesso perché così vuole la Costituzione, un esito finale che secondo me spetterà al popolo con il referendum". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio uscendo dall'Aula della Camera dopo il via libera alla Separazione delle carriere. A suo avviso "per una materia così complessa e delicata è bene che si pronunci il popolo". "Ho trovato del tutto fuori luogo che le insinuazioni che si trattasse di una riforma punitiva per la magistratura", ha aggiunto. Si faranno le quattro letture parlamentari entro fine anno? "Io spero anche entro l'estate", ha risposto.

"Anm rispettabilissima ma no a processi alle intenzioni"

"L'Anm è un sindacato rispettabilissimo, come tutti gli altri sindacati. Personalmente ho anche buoni rapporti personali con i suoi componenti, a cominciare dal presidente Santalucia. Tutti hanno il diritto e il dovere di esprimere le loro opinioni anche se dissenzienti. Auspico che vi sia una argomentazione razionale dei pro e contro spiegata semplicemente non in termini polemici o apodittici. E tanto meno con processi alle intenzioni, come si è fatto dicendo che la riforma prima o dopo sottoporrà il pm all'esecutivo, cosa che è radicalmente esclusa". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio uscendo dall'Aula della Camera dopo il via libera alla separazione delle carriere. 

"Non mi piacciono le argomentazioni per slogan, le insinuazioni apodittiche che prescindono dal testo e mi ha sconcertato quanto ho sentito dire in Aula. Ci sono delle ragioni che possono militare contro la separazione delle carriere ed altre a favore, che sopravanzano. Come si fa a dire che la separazione delle carriere è un vulnus per la democrazia quando esiste nei paesi dove la democrazia è nata: Gran Bretagna, Usa...", ha aggiunto. "Da noi c'è una cultura corporativa, l'Anm è un sindacato e quando parla della cultura della giurisdizione dimentica che esiste un'avvocatura che è la terza gamba della giurisdizione", aggiunge.

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Sisto, "primo ok a separazione delle carriere è vittoria di Berlusconi"

"L'approvazione in prima lettura della separazione delle carriere è una grande vittoria di Silvio Berlusconi, di Forza Italia, del centrodestra, del Parlamento e di tutti gli italiani liberi. Prosegue il nostro impegno per una giustizia calibrata sui principi costituzionali e sulle garanzie del cittadino. Il percorso è ancora lungo ma il governo e la maggioranza hanno le competenze, la determinazione e la coesione necessarie per poterlo portare a compimento". Così il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto a margine dell'approvazione alla Camera del ddl costituzionale sulla separazione delle carriere.