Politica
Silvio Berlusconi e il rapporto con le donne
Di Paolo Diodati
Aveva ragione la perfida Veronica, nel definire Berlusca malato? Credo di no
Nel 1976 Indro Montanelli invitò a votare DC e per convincere chi diceva peste e corna di quel partito, aggiunse la celebre frase "turandovi il naso". E così tanti se lo turarono, che la famosa macchina da guerra del PCI fu fermata e sconfitta.
ll successo di Berlusconi, in un'Italia in cui ci si vergognava di dire apertamente, specialmente in pubblico, che lo votava, era dovuto anche a quelli che si turavano il naso, ritenendo gli altri peggiori di lui.
Sarebbe inutile e noioso, aggiungere la mia, alle numerose analisi di tutte le sue attività, che fioriscono su giornali cartacei o telematici. Qui sottolineo solo i due fatti politici che ritengo più importanti:
- aver "sdoganato" i "fascisti" di Fini @ C ed aver recuperato Bossi che voleva spaccare in due l'Italia. Da queste iniziative, coraggiose e rivoluzionarie per l'aria che tirava, nacquero le basi per il nuovo PCI (Partito Conservatore Italiano);
- è stato troppo leggero o timido in due occasioni storiche, che gli avrebbero permesso di passare alla Storia come grande Statista in campo internazionale: in occasione dell'incredibile, criminale attacco alla Libia di Sarkozy, nei bombardamenti della Bosnia e nell'attuale guerra in Ucraina. Fece delle dichiarazioni, si mostrò titubante, ma di fatto, non fece quello che avrebbe potuto fare: sostenere che l'appartenenza alla Nato s'è mostrata sempre più incompatibile con la nostra Costituzione e se gli Usa vogliono continuare a intervenire in tutte le controversie internazionali, lo facessero da soli o con chi ha una Costituzione che permette attacchi preventivi e in qualsiasi controversia in qualunque parte del mondo.
Ciò detto tocco un tasto personale che non inficia la sua grandezza come politico, uomo d'affari, Presidente miracoloso del Milan, ecc.. Parlo del suo comportamento con le donne, la sua incapacità di farne a meno forse neanche per un giorno. A fine articolo, riporto uno scritto del 2009, in pieno scandalo orgettine, in cui, visto il pericolo di un processo di tipo "pecoreccio", mi permettevo di dare un particolare consiglio all'allora settantaduenne e chiacchieratissimo Presidente.