Politica
Sondaggi, Renzi a picco. Il Pd rischia di scendere sotto il 30%
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Gli esperti di sondaggi concordano. L'allarme terrorismo e l'emergenza sicurezza, dopo i tragici fatti di Parigi, penalizzano il Partito Democratico. La scelta di Matteo Renzi di restare in "mezzo al guado", per usare le parole di Alessandro Amadori, rischia di far perdere voti al Pd. Matteo Renzi tenta di restare in equilibrio tra l'interventismo contro l'Isis, senza però seguire Hollande, Cameron e Putin nei bombardamenti, e le posizioni pacifiste della sinistra radicale. Gli ultimissimi numeri segnalano una flessione del partito del premier al 31-32% dal precedente 33-34%. Ma, stando ad alcune proiezioni e stime sulle prossime settimane, il Pd potrebbe anche scendere sotto il 30%. Un perdita di voti preoccupante soprattutto in vista delle Amministrative di primavera, quando alle urne andranno città importantissime come Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna.
Il Movimento 5 Stelle inizialmente ha perso consensi tornando verso quota 26%. Ma, secondo gli esperti di sondaggi, i grillini sono "anelastici" e quindi non subiscono ripercussioni dai fatti internazionali come le stragi di Parigi e l'allarme terrorismo che interessa anche l'Italia. L'impressione è che i 5 Stelle possano confermare il loro 27-28% nelle prossime settimane, arrivando - almeno secondo Amadori - anche al 30% il prossimo anno.
Il tema della sicurezza, ovviamente, favorisce tutto il Centrodestra. In primo luogo la Lega Nord di Matteo Salvini, tornata a crescere dopo un periodo di costante flessione. Il Carroccio ha rivisto quota 16% (non accadeva da settimane) e sull'onda dell'emergenza terrorismo e del ritorno dei temi legati all'immigrazione clandestina potrebbe anche crescere ulteriormente forse addirittura fino al 20%. Nonostante i problemi interni e le liti continue, anche Forza Italia - grazie a un ritorno in pubblico di Silvio Berlusconi - potrebbe continuare a recuperare fin verso il 12-13%. Marginale la salita di Fratelli d'Italia che comunque si conferma intorno al 4-5%.
Sinistra Italiana, la formazione che racchiude Sel, ex minoranza Pd, Prc e altri movimenti, è in costante crescita anche grazie ad una posizione molto chiara sul dialogo con le comunità islamiche - cme dimostrano le manifestazioni del weekend - e sul pacifismo. Attualmente SI vale circa il 5%, ma, in prospettiva, secondo gli esperti di sondaggi, potrebbe anche arrivare all'8-10% e far perdere molti voti al Pd, oltre che recuperare consensi dall'area dell'astensione.
Tra le formazioni minori, non sembrano decollare i centristi di Italia Unica (Corrado Passera) e Fare! (Flavio Tosi). Nell'area dell'estrema sinistra Marco Rizzo (candidato alla poltrona di sindaco di Torino) e il suo Partito Comunista, legati all'Unione Sovietica al marxismo-leninismo, possono comunque attirare la simpatia di una fetta di elettori di sinistra nostalgici del Muro di Berlino e ad arrivare intorno al 2%. Ovviamente in questo caso la competizione è con Sinistra Italiana.