Politica
Sondaggio Lega: ancora in calo? No, sale. Pd, M5S, FdI... Chi sale, chi scende
Sondaggio Swg sui partiti in caso di elezioni. I nuovi dati. E tu, chi voteresti?
L'emergenza Coronavirus sta spostando voti sui partiti maggiori ed erodendo i consensi nei confronti dei movimenti piu' piccoli. E' quanto emerge dall'ultima rilevazione SWG. Se si votasse oggi, il primo partito rimarrebbe la Lega, la quale raccoglierebbe il 31% dei consensi, lo 0,4% in piu' rispetto al 6 marzo, ma comunque il 3% in meno se confrontato con le elezioni europee dello scorso anno. Quasi l'1% in piu' invece per il Partito Democratico, che raggiungerebbe il 20,5% rispetto al 19,6% di inizio mese. Perderebbe solo lo 0,2% il Movimento 5 Stelle (13,2%), comunque in continua decrescita. Stabile al 12% Fratelli d'Italia, in grado di raddoppiare il dato delle Europee. Calano di qualche punto percentuale invece Forza Italia, la Sinistra e Italia Viva di Renzi.
CORONAVIRUS: PER RICERCA SWG ITALIANI FAVOREVOLI A MISURE IN ATTO - La decisione del governo dello scorso 11 marzo, di adottare misure piu' restrittive per contrastare il contagio del Coronavirus, e' stata accolta con favore degli italiani. Oggi solo pochissime persone pensano che si stiano prendendo misure eccessive. A confermarlo e' l'ultima rilevazione SWG sul Coronavirus. La maggior parte della popolazione sta facendo i conti con abitudini e ritmi di vita che sono cambiati repentinamente. La meta' degli italiani sta scoprendo che il lavoro da casa non e' sempre cosi' piacevole e agevole, ma si sta anche seriamente preoccupando per gli effetti occupazionali della crisi. Rispetto a tre settimane fa, cambia profondamente anche la percezione della situazione: la scelta di tenere lontane le persone e' infatti diventata maggioritaria (68% degli intervistati, +30%). La preoccupazione degli italiani rispetto alla pandemia e' cresciuta esponenzialmente, al pari della sua diffusione, solo i provvedimenti contenuti dal Dpcm dell'11 marzo e l'intervento televisivo del premier Conte sembrano aver invertito, seppur di poco, l'ansia.
Dopo il Decreto dell'11 marzo, tra l'altro, e' aumentata significativamente la quota di cittadini soddisfatti dell'azione del Governo all'aumentare della preoccupazione, cresce da parte dei cittadini, l'esigenza di interventi drastici. Rispetto alla fine di febbraio, secondo l'indagine SWG, e' ormai chiaro che l'epidemia in Italia non si risolvera' nel brevissimo periodo (per la meta' degli italiani durera' ancora almeno due o tre mesi). L'aggiornamento quotidiano del numero dei decessi ha fatto schizzare l'aspettativa che l'epidemia possa alla fine generare al massimo 5.000 decessi (un italiano su tre), ma aumenta la percentuale di chi non e' in grado di elaborare una previsione.