Politica
Elezioni, il Pd di Renzi non va oltre il 32%. Sondaggio 'top secret'
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Di numeri e di cifre in questi giorni post-elettorali ne abbiamo visti tanti. Ma che cosa accadrebbe se si votasse per le Politiche con l'Italicum? Circolano molti studi su quali potessero essere i dati a livello nazionale se domenica scorsa si fosse votato per il Parlamento, ma Affaritaliani.it è in grado di rivelare i risultati di un sondaggio assolutamente "top secret" che circola sia nella sede del Partito Democratico sia in quella di Forza Italia. La ricerca è stata effettuata da un istituto primario proprio nel giorno delle Amministrative. Per le Politiche, allo stato attuale, il Pd di Matteo Renzi pur confermandosi prima forza nazionale non andrebbe oltre il 32%. Al secondo posto, e questo è il vero colpo di scena, non ci sarebbe il Movimento 5 Stelle ma una lista Lega-NoiConSalvini-Fratelli d'Italia che arriverebbe al 21,5%. Il movimento di Beppe Grillo sarebbe appena dietro al terzo posto con il 20,5% dei consensi.
Una eventuale formazione di Centrodestra che si ispira al Partito Popolare Europeo e che metta insieme l'attuale Forza Italia, Area Popolare (Ncd-Udc) e gli ex montiani si fermerebbe al 14,5%. Una coalizione della sinistra radicale (Sel e una fetta di sinistra Pd) potrebbe attestarsi intorno al 7,5%. Il restante 4% a formazioni minori, tra le quali Italia Unica di Corrado Passera, il Partito Comunista di Marco Rizzo, i Radicali di Pannella-Bonino, l'Italia dei Valori, i Verdi, Forza Nuova e altri. Se questi dati fossero confermati dalle urne, al ballottaggio andrebbero il Pd di Renzi e la lista unitaria Salvini - Meloni, con un ruolo decisivo al secondo turno giocato dai grillini e dal Centrodestra berlusconiano-alfaniano. Da capire, poi, se tutto il 7,5% della sinistra radicale andrebbe al Partito Democratico o se, come pare, finirebbe a ingrossare le fila dell'astensione (difficilmente potrebbe scegliere la destra di Salvini-Meloni).