Politica

Spagna, il provincialismo italiano che cerca sempre modelli stranieri

Di Pietro Mancini

Il Pd, se può esultare perché la spallata della destra per conquistare la Spagna è fallita, deve attrezzarsi per ricostruire una coalizione e un programma

La gauche del bel Paese riscoprirà quella spagnola quando a guidare i socialisti, riportandoli al governo, sarà Pedro Sanchez. Di fronte ad alcuni provvedimenti del governo di Madrid – aumento del salario minimo del 25 % a 900 euro, patrimoniale per i redditi più alti, trasloco del mausoleo del dittatore Franco – ci sono stati applausi e comunicati di appoggio, in Italia, da parte di Liberi e uguali, Rifondazione e Potere al popolo.

Il PD, tuttavia, se può esultare perchè la spallata della destra per conquistare la Spagna sia fallita, deve attrezzarsi per ricostruire una coalizione e un programma in grado di battere Meloni, in casa, e non i suoi amici in trasferta. E, cosa ancora più importante, deve cercare un leader abile come il primo ministro uscente di Madrid, Pedro Sanchez, che ha tenuto e ha raccolto risultati discreti, mettendo insieme quel che resta di Podemos e di altri movimenti di sinistra.