Politica

Steve Bannon: "L'Italia è un modello"

Giuseppe Vatinno

Steve Bannon ha convinto anche Matteo Salvini

Steve Bannon ha rilasciato oggi un’intervista al Corriere della Sera che delinea la sua linea d’azione riguardo le prossime elezioni europee.

Bannon è stato lo stratega del successo di Donald Trump nelle elezioni per le presidenziali Usa del 2016 e ne diviene consigliere; nell’agosto del 2017 lascia la Casa Bianca.

Il manager americano ha confermato quanto aveva già espresso e cioè che l’Italia è un modello mondiale per il sovranismo e che è “Il centro dell’universo politico” ed ha lodato la capacità dei due leader, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, di afre “un passo indietro” lasciando via libera ad una terza persona, Giuseppe Conte.

Per questo ritiene che l’Italia sia un modello da seguire.

Bannon ritiene che ora l’Italia, ed altre nazioni similari ideologicamente, come il cosiddetto gruppo di Visegrad, possano costituire una valida alternativa all’asse Parigi - Berlino, ma che l’Italia debba lasciare da parte, per ora, i discorsi di uscita dall’euro ed occuparsi molto delle reazioni dei mercati “aggiustando il bilancio”.

E questa è una novità rispetto a quanto ha finora sostenuto.

L’ex consigliere ha in mente di offrire sostegno ai sovranisti europei tramite una sorta di rete ideologica di connessione.

Ce ne siamo occupati tempo fa:

http://www.affaritaliani.it/esteri/bannon-ora-l-internazionale-sovranista-trump-dietro-il-suo-ex-braccio-destro-554874.html

Ma c’è anche un risvolto pratico.

L’ex consigliere di Trump, che è stato anche vicepresidente di Cambridge Analytica, dice di poter fare “sondaggi in profondità che non sono mai stati fatti nelle elezioni europee su base nazionale, provinciale, sui segmenti sociali”. Ed ancora: “…io posso produrre analisi dei dati che individuano dove si trovano gli elettori per farli andare al voto”.

Il costo di questi sondaggi saranno pagati da munifici donatori europei, e -in parte- da soldi personali di Bannon.

Prende quindi piena forma e concretezza anche organizzativa il progetto di Bannon a cui ha aderito Matteo Salvini e che rappresenta un tentativo di esportazione del marketing politico in Europa, una tecnica che negli Usa è invece ben consolidata.