Politica

Transizione energetica, la Meloni impugna la legge della Regione Puglia

di Nino Sangerardi

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, tramite Avvocatura dello Stato si oppone alla Legge pugliese n.28 del 7.11.2022

Transizione energetica, la premier Giorgia Meloni impugna la legge della Regione Puglia

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, tramite Avvocatura dello Stato si oppone alla Legge pugliese n.28 del 7.11.2022 “Norme in materia di incentivazione alla transizione energetica”. Il ricorso alla Corte Costituzionale verte sulla declaratoria della illegittimità costituzionale degli articoli n.1-2-3. Quest’ultimi dispongono, tra l’altro, misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale fra i livelli e costi di prestazione e impatto degli impianti energetici.

Una disciplina che, a giudizio degli Avvocati statali, vìola l’articolo n. 117 comma 3 della Costituzione. Nello specifico contrasta i principi fondamentali stabiliti dallo Stato nella materia concorrente “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” nonché il comma 1 per contrasto con le norme statali di recepimento di direttive europee nel settore energetico e “con riferimento all’art.3 comma 2 della Legge regionale invade la competenza esclusiva statale nel campo della concorrenza di cui all’art.117 secondo comma lettera e della Costituzione”.

Interessa evidenziare—scrivono gli Avvocati della Presidenza Consiglio Ministri—che in materia di energia, secondo costante giurisprudenza della Corte Costituzionale, le Regioni sono tenute a rispettare i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale e dal decreto recante Attuazione della Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”.