Politica

Trump non piace ai Berlusconi (e a Gianni Letta). Tajani argine europeista per fermare il duo filo Usa Meloni-Salvini

Di Alberto Maggi

I figli del Cav preoccupati per le politiche del tycoon. Inside

Per Marina e Piersilvio Berlusconi la vittoria di Donald Trump non è il risultato che avrebbero preferito. E non è nemmeno quello gradito a Gianni Letta


Non si sono espressi sull'esito delle elezioni presidenziali Usa. Non una parola. Per Marina e Piersilvio Berlusconi la vittoria di Donald Trump non è il risultato che avrebbero preferito. E non è nemmeno quello gradito a Gianni Letta, grande tessitore politico in stretto contatto con la famiglia del Cavaliere. D'altronde al padre, Silvio, Trump non era piaciuto ed era rimasto legato ai Repubblicani di George Bush.

Per questo motivo - raccontano fonti qualificate ad Affaritaliani.it - i figli del fondatore di Forza Italia e Gianni Letta avrebbero chiesto ad Antonio Tajani, anche è soprattutto nel ruolo di ministro degli Esteri, di tenere una posizione ferma e soprattutto molto europeista. Infatti, il titolare della Farnesina, dopo la vittoria netta di Trump contro Kamala Haris, ha subito dichiarato che gli Stati Uniti restano un partner fondamentale per l'Italia, chiunque sia alla Casa Bianca ma senza esaltarsi per il trionfo del tycoon.

Il tutto di fronte al tifo quasi da stadio dell'altro vicepremier, Matteo Salvini, super-trumpiano da anni, e soprattutto al feeling nato tra il presidente eletto Usa e la premier Giorgia Meloni grazie al collante dell'amico comune Elon Musk. Il timore di Marina e Piersilvio è quello di una guerra commerciale con l'Europa da parte della Casa Bianca che possa indebolire ulteriormente il Vecchio Continente e soprattutto la Germania, già in crisi economica ed ora anche politica (le elezioni anticipate per il Bundestag sono sempre più vicine) rischiando così di sfavorire se non danneggiare ricavi e utili del gruppo Mediaset-Fininvest.

Per questo motivo Tajani cercherà, pur tenendo ottimi rapporti con Washington, di ancorare il più possibile l'Italia all'Unione europea tentando di arginare il dualismo diretto tra Meloni e Trump bypassando Bruxelles. Un lavoro sottotraccia e certo non facile, ma un rapporto privilegiato Italia-Usa alla famiglia Berlusconi interessa meno che la salvaguardia dell'Europa e della sua tenuta economica, avendo nel Vecchio Continente il Biscione investimenti e business.

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