Politica
Ucraina, Fassina (LeU): "Inviando armi la guerra diventa ancora più grave"
Ucraina, Fassina (LeU) ad Affaritaliani.it: "L’invio di nostre armi non aiuti la resistenza ucraina"
Ucraina, Fassina (LeU): "L’Ue deve contribuire a costruire attivamente la via d'uscita diplomatica dalla guerra, anche attraverso il coinvolgimento della Cina"
"Condanno senza se e senza ma la Russia per l’aggressione all’Ucraina. Difendo l’Ucraina non meno di chi ha votato a favore dell’invio delle armi", spiega ad Affaritaliani.it il deputato di LeU Stefano Fassina, dopo che ieri a Montecitorio si è astenuto sull'invio di armi dall'Italia al governo dell'Ucraina per fronteggiare l'invasione decisa dal presidente Putin. "Il punto è come difendiamo l’Ucraina. Non intendo il pacifismo come ideologia, ma ritengo che l’invio di nostre armi non aiuti la resistenza ucraina, dato lo squilibrio di asset militari tra Ucraina e Russia. Nonostante le buone intenzioni, con più armi a Kiev si rischia di far salire ad un livello ancor più alto la gravità del conflitto militare. Aumenta la scala della morte".
"Se arrivano razzi anti elicottero Putin potrebbe passare agli aerei, soltanto per fare un esempio", spiega Fassina. "Vanno inasprite ulteriormente le sanzioni economiche, anche rinunciando alle nostre importazioni di gas per togliere al dittatore russo tutto l’ossigeno delle riserve in valuta. Soprattutto, l’Ue deve contribuire a costruire attivamente la via d'uscita diplomatica dalla guerra, anche attraverso il coinvolgimento della Cina. Regno Unito, Unione europea e Stati Uniti non possono stare a guardare quanto avviene al tavolo bilaterale. Serve un tavolo multilaterale", conclude il deputato di LeU.
Leggi anche: