Politica
Ue, Vannacci: "La sovranità non si cede, anzi ne abbiamo già ceduta troppa"
Ue, il generale Vannacci: "Mattarella? Esprimere pareri politici spetta al governo e al Parlamento". Intervista
"Non credo che molte scelte volte a limitare la sovranità nazionale siano state lungimiranti"
"La sovranità è nazionale e non si cede. È un principio esistenziale e imprescindibile di ogni nazione". Così il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle elezioni europee, interviene su Affaritaliani.it nella polemica innescata dalle parole del senatore leghista Claudio Borghi. "Uno Stato si fonda su tre principi: territorio, popolo e sovranità. Se togliamo uno di questi tre elementi azzeriamo il concetto stesso di Stato".
Ma è stato il presidente Sergio Mattarella a parlare di 'sovranità europea'... "Non commento le parole del presidente Mattarella ma ritengo che abbiamo già ceduto troppa sovranità ad enti sovranazionali: ad esempio quella monetaria e non ha fatto bene alla nostra economia. Ricordo che nel 2008 il Pil Usa e Ue erano uguali, oggi quello statunitense è di circa il 70% superiore a quello europeo. Non credo che molte scelte volte a limitare la sovranità nazionale siano state lungimiranti e questo quadro economico europeo avvalora le mie tesi", spiega Vannacci.
Mattarella sembra il capo dell'opposizione, sbaglio? "Il ruolo del Capo dello Stato è quello di garantire la Costituzione e l'unità nazionale. L'espressione di linee e pareri politici spetta al governo e al Parlamento democraticamente eletto e che rappresenta la sovranità del popolo" , conclude il generale.