Unioni civili, la filosofa Marzano annuncia l'addio a Renzi
"Non mi sento più a mio agio nel Partito Democratico. E credo proprio che lascerò il mio posto". Così la filosofa deputata Michela Marzano durante la trasmissione di Rai News 24, Studio 24.
La professoressa Marzano, ordinaria all'Universitè Paris Descartes e autrice del saggio "Papà, mamma e gender", punta il dito sulla gestione da parte del Pd del ddl sulle Unioni Civili, di cui è una delle più strenue sostenitrici, e in particolare sullo stralcio della stepchild adoption: "Resterò coerente con quanto ho sempre detto. Nel momento in cui si dovesse approvare una legge senza la stepchild adoption, una legge che non sarebbe degna di questo nome, molto probabilmente lascerò il Partito democratico".
"Non posso restare in un partito - prosegue - che mi chiama per le mie idee e battaglie, che mi convince a lasciare il mio dipartimento alla Sorbona per lavorare ad un progetto, e che poi mi mette da parte e non mi ascolta". Non usa mezzi termini, insomma, la Marzano, uno dei fiori all'occhiello del partito di Renzi e tra le fugure di standing europeo più titolate del Pd.
Michela Marzano ha infatti conseguito il perfezionamento in filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa ed in Bioetica alla Sapienza di Roma, è poi diventata docente all'Università di Parigi V (René Descartes), dove insegna tuttora. Autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, ha curato il "Dictionnaire du corps" (PUF, 2007). Si occupa di Filosofia morale e politica e del posto che occupa al giorno d'oggi l'essere umano, in quanto essere carnale. L'analisi della fragilità della condizione umana rappresenta il punto di partenza delle sue ricerche e delle sue riflessioni filosofiche. “Sii bella e stai zitta” e “Volevo essere una farfalla” le altre opere. Nel 2014 vince il premio letterario Bancarella con il volume “L'amore è tutto. È tutto ciò che so dell'amore” edito da UTET.