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Politica
Il libro postumo di Ratzinger si abbatte sul Vaticano
Benedetto XVI e Papa Francesco

L’attacco al cattolicesimo progressista è deciso: “Vi furono singoli vescovi, e non solo negli Stati Uniti, che rifiutarono la tradizione cattolica nel suo complesso mirando nelle loro diocesi a sviluppare una specie di nuova, moderna cattolicità. Forse vale la pena accennare al fatto che, in non pochi seminari, studenti sorpresi a leggere i miei libri venivano considerati non idonei al sacerdozio. I miei libri venivano celati come letteratura dannosa e venivano per così dire letti solo di nascosto".

Ne parla spesso Andrea Cionci su Libero. Poi passa all’attacco della visione progressista pro gay ben presente nella Chiesa: "nell’ambito dell’incontro dei presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo con Papa Francesco, sta a cuore soprattutto la questione della vita sacerdotale e inoltre quella dei seminari".

E poi lancia la bomba: "in diversi seminari si formarono 'club' omosessuali che agivano più o meno apertamente e che chiaramente trasformarono il clima nei seminari". Successivamente Ratzinger parla direttamente del lassismo sessuale: "un vescovo, che in precedenza era stato rettore, aveva permesso di mostrare ai seminaristi dei film pornografici, presumibilmente con l’intento di renderli in tal modo capaci di resistere contro un comportamento contrario alla fede".

Un altro passaggio significativo c’è quando racconta delle sue dimissioni: "Quando l’11 febbraio 2013 annunciai le mie dimissioni dal ministero del successore di Pietro, non avevo piano alcuno per ciò che avrei fatto nella nuova situazione. Ero troppo esausto per poter pianificare altri lavori. Inoltre, la pubblicazione dell’Infanzia di Gesù sembrava una conclusione logica dei miei scritti teologici". 

Dunque un’altra tegola per Papa Francesco e per il fronte progressista in una polemica infinita che nessuno poteva prevedere prima della scomparsa di Benedetto XVI.

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