Politica

Lavoro: Zizza, interpellanza Cr a Poletti su Italia Lavoro

 

Il gruppo al Senato dei Conservatori e Riformisti ha presentato un'interpellanza al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, primo firmatario il senatore Vittorio Zizza, sul caso di Italia Lavoro Spa. L'azienda, nella ricostruzione dei senatori Cr, "dopo aver indetto, causa scadenza contratti 2015, un concorso per sopperire alle vacanze verificatesi, non ha ancora provveduto alla contrattualizzazione dei 500 vincitori in tutta Italia". Nell'interpellanza, spiega Zizza " si chiede se il ministro non ritenga sia necessario assumere con carattere d'urgenza, iniziative volte alla regolamentazione di questa situazione, garantendo la contrattualizzazione ai vincitori del bando e garantendo anche una soluzione ai disservizi che tale situazione sta creando nei territori e agli enti che gli stessi fornivano servizi; se non ritenga necessario e urgente sollecitare l'azienda a procedere comunque con l'attivazione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), in sostituzione dei già citati contratti a progetto superando l'ostacolo dell'accordo fra le parti".

IL TESTO DELL'INTERPELLANZA

Gruppo Parlamentare Conservatori e Riformisti italiani

INTERPELLANZA

Al Ministro del Lavoro

Premesso che:
Italia Lavoro Spa ha indetto un concorso, causa scadenza dei contratti 31 marzo 2015, per sopperire alle vacancies dell'azienda. Hanno partecipato al concorso in questione ovviamente anche i dipendenti già contrattualizzati in passato dalla stessa azienda, tra cui gente che collaborava da oltre 15 anni.

Il concorso si è sviluppato in diverse fasi:
- dall'11 al 20 maggio presso la sede centrale di Italia Lavoro (Roma) per le prove scritte.
- dal 3 al 6 giugno, superato il primo step propedeutico alla seconda fase, la prova orale (prove conclusesi persino a mezzanotte).

I problemi si sono evidenziati nella fase finale con la proclamazione dei 500 vincitori in tutta Italia che ad oggi attendono la contrattualizzazione della loro posizione.

considerato che:
I vincitori, risultano per ammissione della stessa società professionisti esperti di tematiche relative al complesso e rutilante mondo del lavoro. Ognuno di essi è legato, sulla base delle proprie specifiche competenze, a precisi progetti in svolgimento presso i Centri per l'Impiego, Regioni e Comuni e la loro mancanza oggi sta provocando, a tutti gli enti suddetti, una serie di disservizi consequenziali;


la comunità professionale dell'azienda si compone di laureati in discipline scientifiche, tecniche, umanistiche e si occupano di assistenza tecnica presso i CpI, supportando attività rivolte alle fasce deboli del mercato del lavoro (giovani, disoccupati, fruitori di ammortizzatori sociali). Forniscono sostegno circa l'incrocio domanda/offerta, realizzano monitoraggi, soprattutto su aree di crisi;

l'azienda giustifica tale empasse con il mutamento del quadro normativo, infatti con decreto legislativo 81/2015 sono state abrogate le norme che regolavano le collaborazioni a progetto, cioè la forma contrattuale per la quale i vincitori del concorso sono stati selezionati. La stessa azienda aveva indicato nelle vacancies, la possibilità di contratti differenti nella forma, ma simili nella sostanza, in caso di variazione della normativa però il succitato d.lgs. 81/2015 impone a decorrere dall'01/01/2016 un accordo sindacale che motivi le esigenze di settore e di organizzazione per l' utilizzo di questa forma contrattuale;

ad oggi, i 500 vincitori risultano disoccupati e proprio per questo, non possono prendere parte alle riunioni sindacali che hanno visto l'approvazione in via preliminare del decreto ANPAL.

si chiede di sapere:
se non ritenga sia necessario assumere con carattere d'urgenza, iniziative volte alla regolamentazione di questa situazione, garantendo la contrattualizzazione ai vincitori del bando e garantendo anche una soluzione ai disservizi, che tale situazione, sta creando nei territori e agli enti che gli stessi fornivano servizi;
se non ritenga necessario e urgente sollecitare l'azienda a procedere comunque con l'attivazione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), in sostituzione dei già citati contratti a progetto superando l'ostacolo dell'accordo fra le parti;

 

Sen. Zizza, Sen. Longo, Sen. Perrone, Sen. Liuzzi, Sen. D'Ambrosio Lettieri, Sen. Di Maggio, Sen. Tarquinio, Sen. Bruni, Sen. Milo, Sen. Falanga.