Pseudonimo scozzese e humor inglese sono alla base della formula tipicamente ‘british’ del fenomeno Mark Mc Candy, a cui però bisogna aggiungere l’ingrediente ‘meridiano’, che vivacizza ciascuna delle sue short-stories, dando vita all’originale successo di un “autore per caso”, con vista lunga nelle sinapsi del web.
“Avanti c’è un post” di Mark Mc Candy (al secolo Marco De Candia) - Radici Future Produzioni, 2017 è una miscellanea colorata e caleidoscopica come un vaso di veri e propri 'candies': pillole di buonumore, per contribuire a rasserenare gli animi e stimolare simpaticamente la riflessione, nel bailamme dei messaggi incrociati e nella freneticità dei ritmi da fibra ottica
Tempistica, costanza e rapidità di ritmo e battuta si sintetizzano nella “leggerezza”, che segna ogni racconto e ogni approccio narrativo, costituendone - come sosteneva Italo Calvino - un vero e proprio “valore”, anziché rappresentarne un insostenibile e stonato “difetto”.
Sarcasmo e ironia, alternati a paradossi e situazioni surreali, animano la quotidianità di una proposta narrativa moderna e a misura di smartphone, che stimola i commenti a caldo dei lettori e in qualche modo racchiude tra la bambagia letteraria - capace di provocare sorrisi, emozioni, talvolta lacrime di commozione, e spesso un sano esercizio di riflessione - grani di amara dolcezza alla P. G. Wodehouse, qualche spunto graffiante alla Karl Kraus e sprazzi di sagace moralismo alla Ennio Flaiano.
Mark Mc Candy oggi conta circa 6.000 follower tra Facebook, Twitter e Blog www.mccandy.it . Una piattaforma mediatica, che negli ultimi tre mesi ha avuto circa 60mila visualizzazioni da parte di circa 36mila visitatori. Con una media giornaliera di 600 lettori sullo stesso blog, dove la carica dei racconti pubblicati ha superato il giro di boa dei 101.
I suoi follower risultano concentrati soprattutto nelle aree di Milano, Roma, Torino, Genova e Bari. Per l’85% sono donne e il restante 15% uomini (gay e transgender sono compresi nel primo gruppo). La loro età: dai 35 in su.
“Marco è sempre stato ‘social’ - sottolinea Emilio Solfrizzi nella presentazione-prefazione al libro - da quando la tecnologia lo ha permesso, ancor prima che il neologismo fosse coniato, lui già comunicava e condivideva, prodigo. Leggerlo è sempre stato uno spasso!”
Ero già convinto, avendo pubblicato sulla pagina Puglia di Affaritaliani.it alcune delle sue storie brevi, che questo libro potesse innescare un virtuoso processo ‘controcorrente’ sotto gli ombrelloni già da questa estate: spingendo i vari lettori a non rimanere inchiodati sulle sdraio o sui lettini a fissare lo smartphone, ma a voler condividere ‘de visu’ il racconto appena letto, in una reazione a catena che dalla rete riporta tutti alla realtà del contatto fisico e intellettuale.
Oggi lo sono ancora di più e provo a dimostrarlo: attraverso il racconto di una nostra rapida conversazione, sulla messaggeria Facebook, a proposito della presentazione del libro in programma il 7 aprile a Bari, presso la sede di Radici Future - nella suggestiva cornice della Città Vecchia - nell’antica Cappella di Santa Rita (Strada del Carmine, 11), tra la Cattedrale di Bari e la Basilica si San Nicola:
“Allora, sarai il mio intervistatore?” Mi scrive Mark.
“Sì, e la cosa mi fa molto piacere. Lo farò da Troia….!!!” Essendo io nato a Troia e avendo appena letto una delle sue storie sul celeberrimo “Letto di Ulisse”, che comincia e scricchiolare e cigolare e sulle pressanti richieste di Penelope di sistemarlo o darci un taglio…..
“Ci sarà anche la musica”, aggiunge.
“Bene, le canteremo…. senza una lira!”
“Ti sto preparando una giostra….”, mi fa di rimando.
Ed io: “Allora, salgo sul Cavallo…!!!”
Ecco, così immagino nascano le storie ‘candies’ di Mark Mc Candy. Buona lettura!
(gelormini@affaritaliani.it)