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“Putin ha mandato a puttane la Russia”, spuntano gli audio degli oligarchi
Oligarchi scettici sulla leadership di Putin e spaventati dalle sanzioni
Gli audio segreti tra gli oligarchi russi: “Ha fottuto tutti e tutto, l’intera popolazione”
I media ucraini mettono le mani sugli audio segreti tra gli oligarchi russi sull’operato del Cremlino. Si tratta di una conversazione telefonica tra il miliardario russo Farkhad Akhmedov e il produttore musicale Iosif Prigozhin che si confrontano sull’operato del Cremlino: "Putin ha seppellito la Russia” dice il primo, e l’altro: “Non c'è dubbio che abbiano mandato a put....e il Paese".
Durante il corso della conversazione i due interlocutori appaiono scettici sulla leadership di Putin e si dicono spaventati dalle sanzioni. A tal proposito aggiunge Akhmedov: “La mia carta è stata bloccata e intanto scrivono che sono un caro amico di Putin! Fanculo...l’ultima volta che l’ho visto è stata nel 2008!” e chiude consigliando a Prigozhin di “vendere tutto”.
Dal canto suo, Prigozhin ha appena smentito di essere uno dei protagonisti di quegli audio.
L’avvertimento russo agli USA, "Anche parte dell'Occidente è con noi"
L’avvertimento è arrivato forte e chiaro: la Russia non ha paura di nessuno. L’agenzia di stampa ufficiale russa ITAR-TASS riporta le ultime dichiarazioni rilasciate da Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo nel corso di un’intervista.
Il funzionario risponde alle illazioni di Washington sulla capacità russa di rispondere a un attacco nucleare statunitense: «La Russia è paziente e non intimidisce nessuno con un vantaggio militare. Ma possiede armi moderne e uniche in grado di distruggere, in caso di minaccia alla sua esistenza, qualsiasi avversario, compresi gli Stati Uniti».
Per Patrushev, gli Usa continuano a peccare di presunzione, aggiungendo che: “ miope e pericolosamente stupida l’opinione dei politici statunitensi, sono intrappolati nella loro stessa propaganda».
Il capo dell'Aiea in visita a Zaporizhzhia con Zelensky
Il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, è in visita nella regione di Zaporizhzhia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La centrale idroelettrica del Dniepr è una parte essenziale del sistema che sostiene la sicurezza nucleare della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Zelensky mi ha mostrato i recenti danni subiti dalla diga", ha twittato lo stesso Grossi postando foto della visita.