Pillole d'Europa
PROGETTI DI SICUREZZA SANITARIA, DI LOGISTICA INNOVATIVA E MARKETING 4.0
Pillole d'Europa di Cinzia Boschiero
PROGETTI DI SICUREZZA SANITARIA, DI LOGISTICA INNOVATIVA E MARKETING 4.0
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: cosa sta facendo la Commissione europea per i rischi sempre più aperti nel settore della sicurezza sanitaria ? Rosalba Vetri
Risposta: La Commissione europea di recente ha organizzato due giornate (7-8 giugno) intitolate “Migliori Pratiche nell’implementare le regolamentazioni internazionali IHR sulla Salute” presso l’Acropolis Museum di Atene. Sono stati presentati i risultati dei progetti europei di cooperazione sulla Salute finanziati, è stato fatto il punto sul quadro europeo sulle minacce sanitarie transfrontaliere e sull’interconnessione con le IHR, sono state illustrate le azioni dei singoli Stati sul tema Salute e innovazione. Inoltre sono stati spiegati gli ultimi dati sulla gestione dei migranti, dei richiedenti asilo, e la problematica della gestione della Salute per gli immigrati irregolari. Le attività del secondo e terzo programma europeo Sanità sono state monitorate e tutti i rappresentati dei vari progetti si sono confrontati su criticità e risultati dei progetti realizzati con fondi comunitari. Ebola, Zika virus, chikungunya, malaria, altre malattie trasmesse da vettori. Tra i progetti presentati eccone alcuni : Episouth Plus che con un budget di tre milioni e 900mila euro (2010-2014) ha coinvolto tra i beneficiari anche l’Istituto Superiore di Sanità italiano, l’Istituto nazionale Spallanzani, il Cineca e due aziende sanitarie italiane (Padova e Torino) con partners da diversi Stati tra cui anche la Croazia, la Grecia, la Francia, la Spagna etc.; è durato 36 mesi e riguardava la sicurezza nel settore sanitario, il risk management ed è stato anche premiato al Forum Europeo della Salute; il progetto AIRSAN, con un budget di 997.615 euro, è stato realizzato dal 2013 al 2015 ed ha consentito ad esempio di coordinare il controllo della sicurezza sanitaria negli aeroporti; mentre il progetto Shipsan Act , dal 2013 al 2016 con un budget di due milioni e mezzo di euro, ha consentito di attivare una strategia coordinata tra Stati per la sicurezza sanitaria nel trasporto marittimo; il progetto Emerge, dal 2015 a maggio 2018 invece con un importo totale di cinque milioni e 800mila euro, ha creato un network tra laboratori ed enti pubblici per dare una efficiente risposta a patogeni, in particolare a tre batteri e quattro virus e si occupa dei processi di gestione del rischio per malattie infettive.
Domanda : ma il regolamento europeo della privacy non era nato per semplificarci la vita? Come mai invece in Italia sembra complicarcela? Floriana Vucceddu
Risposta: in effetti il Regolamento europeo per la privacy semplifica la normativa in tutti gli Stati europei, solo che in Italia è stato acquisito con una farraginosità estrema. Lo ha spiegato di recente a Milano il dott. Leonardo Rizzotto, managing Director di Alto Profilo Group ad un incontro realizzato con Assoimprese proprio sul tema della cybersicurezza e che ha ribadito come ci sia il Data Protection Officer a supporto, figura professionale con particolari competenze in campo informatico, giuridico, di valutazione del rischio e di analisi dei processi, il cui compito principale è l’osservazione, la valutazione e la gestione del trattamento dei dati personali allo scopo di far rispettare le normative europee e nazionali in materia di privacy. Le aziende devono essere adeguate alle norme o rischiano sino al 4 per cento del fatturato di multe. Sono state anche presentate dal dott. Rizzotto, esperto in materia, tutte le innovazioni legate al marketing 4.0 che tanto sta prendendo piede in Italia e in Europa oltre che nel mondo, e che ha spiegato come si sia passati dal market To al market For al market With/ con i clienti. Si segnala che sono aperti ben sei bandi per progetti di ricerca e innovazione nell’ambito Ict del programma comunitario Horizon 2020.
Domanda: lavoro nel settore logistica, ci sono dei progetti innovativi a livello europeo e internazionale? Mauro Nucera
Risposta: Sì, se ne parlerà a Milano in via Daverio 7 il giorno 27 giugno, in un incontro aperto al pubblico e per i giornalisti, realizzato in collaborazione con il Parlamento europeo, in cui saranno presenti due importanti realtà associate a Sos-Log (Associazione Italiana per la Logistica Sostenibile), che hanno avviato progetti davvero innovativi nel settore ovvero in particolare il servizio Home Care nato per intercettare una concreta esigenza del mercato che vede il numero di pazienti cronici in cura domiciliare in costante aumento. Ogni anno Home Care effettua più di 300mila consegne domiciliari a circa 45mila pazienti nel mondo nei settori della dialisi, colostomia, ventiloterapia, nutrizione artificiale e wound care. Il servizio del Bomi Group è fondato su un approccio ‘paziente-centrico’ nel pieno rispetto della privacy e con consegne ‘bordo letto’, inclusa installazione e primo test nel caso di ausili sanitari. E’ previsto anche il servizio di return management nel caso di modifiche della terapia in corso e servizi di logistica inversa nel caso di sanificazione di attrezzature o gestione e distruzione di merci scadute. Inoltre sempre il 27 giugno viene spiegato cos’è il progetto Best, di LC3, avviato nel 2012 riguarda il trasporto sostenibile per un ambiente migliore, (B.E.S.T. ovvero Better Environment and Sustainable Transport) ed il primo ciclo si chiuderà nel 2018. LC3 ha la più grande flotta di mezzi alimentati a gas naturale liquefatto, grazie ad una rete di distributori che ora supera i 20 punti in Italia. Per primi hanno creduto ed investito in questa tecnologia come soluzione concreta per la transizione ecologica dell’autotrasporto merci su gomma. Si tratta di una scelta pionieristica che rappresenta un valido modello energetico per vincere la sfida dei cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria tanto è vero che LC3 è partner di Corridoio Blu, progetto della Commissione Europea dal 2015 sul LNG nel trasporto pesante ed ha sottoscritto l’appello delle imprese della Green Economy per la Conferenza di Parigi 2015 (COP21).
Domanda: sono un comandante di piccoli veicoli marittimi commerciali è vero che in Europa si sta modificando la mia professione? Ludovico Cerniamo
Risposta: La Direzione Generale Mare della Commissione europea ha lanciato di recente un bando relativo ad un'azione preparatoria in vista dell’istituzione di un curriculum comune per i comandanti di piccoli veicoli commerciali. Attualmente nell’Unione europea non sono previsti meccanismi di riconoscimento automatico per le qualifiche di comandante e di conseguenza un comandante che voglia lavorare su barche di più Stati, deve seguire l’iter per l’ottenimento di tale qualifica per ogni Stato il che inficia la circolazione di queste figure professionali fra i diversi Stati e impedisce alle imprese di noleggio barche di operare in più Stati membri, data la difficoltà di trovare comandanti con le qualifiche richieste. Si avvieranno pertanto misure preparatorie per l’implementazione di un curriculum base di livello europeo per capitani di piccoli veicoli commerciali.