Pillole d'Europa

REVERSIBILITA’, EUTANASIA, FONDI PER COOPERAZIONE IN ASIA E AERONAUTICA

Boschiero Cinzia

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda:  le pensioni di reversibilità sono tassate in Italia di più rispetto ad altri Stati europei? Laura Ferronati

Risposta: sì. Abbiamo chiesto a due tra i massimi esperti sul tema pensioni, al prof. Michele Poerio, presidente di FEDER.S.P.E.V (Federazione Sanitari Pensionati e Vedove) e segretario nazionale di Confedir e al prof. Marco Perelli Ercolini, vicepresidente FEDER.S.P.E.V  che hanno anche raccolto firme e inviato una petizione al Presidente Mattarella in merito. “La pensione di reversibilità è troppo vessata in Italia. Rappresenta un diritto, maturato a seguito della contribuzione obbligatoria versata a valore corrente per tutta la vita lavorativa,” sottolineano il Presidente di FEDER.S.P.E.V prof. Michele Poerio e  il prof. Marco Perelli Ercolini, vicepresidente di FEDER.S.P.E.V” e la forma dei tagli della legge Dini, agganciata all’entità del reddito del coniuge superstite, ha un netto aspetto di iniquo e vessante prelievo tributario, tagli che si aggiungono ai salati prelievi Irpef. I tagli vengono operati in caso di decesso del coniuge in attività di servizio (pensioni indirette) oppure se già pensionato (pensione di reversibilità) e non vi sono altri aventi diritto in base alla tanto discussa e odiata legge Dini 335/1995 articolo 1 comma 41. I tagli sulla reversibilità sono operati in base al reddito del coniuge superstite e precisamente: lavoro proprio, pensione propria (non altre reversibilità), fabbricati (seconde case), altri redditi personali; sono esclusi i redditi derivanti da casa di proprietà abitata   dal coniuge superstite, i trattamenti di fine rapporto   e anticipazioni, altra/e pensione/i  di reversibilità, i redditi di capitale quali Bot,  Cct, interessi bancari, quote d’investimento, ecc. Coi tagli della legge Dini la percentuale subisce terribili sforbiciate nella reversibilità del solo coniuge. Anche al nostro recente congresso nazionale FEDER.S.P.E.V è stato evidenziato come in base al reddito ci siano inique sforbiciate che avvengono solo in Italia, Stato che da sempre vessa i pensionati, attingendo dai loro versamenti per l’incapacità di dividere assistenza da previdenza come fanno invece in altri Stati europei”. “Facilmente,” spiega il Presidente di  FEDER.S.P.E.V , prof. Michele Poerio: “si supera la soglia complessiva Irpef di 28.000 euro ed ecco il taglio con l’aliquota del 35% cui si aggiungono le code della competenza regionale e di quella comunale, ma se poi si supera un reddito complessivo di 50.000 euro l’aliquota è del 43% più le addizionali regionali e comunali. E  il 30% scende sotto il 20%, così molte persone si ritrovano con una pensione da fame, che non rispetta i versamenti effettuati allo Stato e che lo Stato si tiene indebitamente. La Corte dei Conti nel Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2021 ha chiesto di ripensare al sistema di tassazione delle pensioni, denunciando il persistere di «sbilanciamenti» sui redditi medi nonché andamenti «irregolari e distorsivi delle aliquote marginali effettive», affermazioni che ben si ingranano alle pensioni di reversibilità. nella bozza del disegno di legge delega sulla riforma fiscale all’articolo 3 riguardante la Revisione del sistema di imposizione  personale sui redditi» al punto 1.b2 si legge: «ridurre gradualmente le variazioni eccessive delle aliquote marginali effettive derivanti dall’applicazione dell’Irpef». La suddetta raccomandazione è stata peraltro vergognosamente ignorata nelle recenti discussioni in Commissione di revisione del sistema fiscale. Al congresso FEDERSPEV 2023 è  emersa una grande sfiducia nei confronti delle istituzioni italiane in quanto non rispettano le norme da loro stesse dettate e inoltre i politici dimenticano che i  pensionati italiani, con le loro tasse, già versano all’erario ben il 30 per cento di Irpef”.

Domanda: con le celebrazioni dei cento anni dell’aeronautica militare qualcuno si è ricordato di Francesco Agello che ci onora con il suo primato di essere al top ancora a livello europeo ed internazionale? Marco Dutto

Risposta: sì. In particolare il Comitato Idroscalo Desenzano si è molto attivato per ricordarlo con attività divulgative, collaborando per la realizzazione di un museo presso l’idroscalo di Desenzano da cui Francesco Agello decollò e fece il primato ancora indiscusso assoluto di velocità. Nato a Casalpusterlengo (Milano) il 27 dic. 1902. Nel 1924 conseguì il brevetto di pilota. Nel 1928 prese parte al primo corso per piloti d'alta velocità a Desenzano. Col grado di sergente maggiore e poi di maresciallo, fu collaudatore di quasi tutti i tipi di idrocorsa usati dalla scuola. Nel 1929 fece parte della squadra italiana che partecipò alla gara della coppa Schneider in Gran Bretagna e nel 1930 partecipò al giro aereo d'Italia per apparecchi da turismo. Nel 1932 vinse il premio Baracca. Il 10 apr. 1933 conquistò il primato assoluto di velocità, raggiungendo con l'idrocorsa Macchi Castoldi 72 i 682 Km/h, impresa che doveva essere da lui stesso superata nell'ottobre 1934 con la velocità di 709,2 Km/h. Ebbe per questa prova la promozione a sottotenente e la medaglia d'oro al valore aeronautico. Promosso tenente nel 1935, fu trasferito al Centro sperimentale di Guidonia e, capitano, nel 1936 assegnato all'ufficio di sorveglianza tecnica in qualità di collaudatore. Collaudando un apparecchio militare cadde a Milano il 26 novembre 1942. Di lui e di altri suoi colleghi che persero la vita per testare e volare per l’aeronautica militare si è parlato in un recente evento aperto al pubblico proprio all’idroscalo di Desenzano in cui è stato messo in moto il motore di tale idrovolante vittorioso restaurato e ammirato alla presenza di cittadini e massime autorità.   Tra i progetti europei di ricerca nel settore dell’aeronautica si segnala il programma  Clean Sky 2 che cofinanzia progetti di innovazione e ricerca.  Inoltre Leonardo è la realtà europea che si è aggiudicata il maggior numero di progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito dell’European Defence Fund relativi ai settori elettronica, velivoli, elicotteri, cyber security e spazio, mantenendo la leadership nel coordinamento del programma ARTURO (Advanced Radar Technology in eUROpe).

Domanda: ci sono progetti europei di cooperazione con Stati asiatici o ci stiamo chiudendo sempre più invece di collaborare? Mirta Guspolo

Risposta: ci sono fondi e bandi e progetti di cooperazione tra Unione europea e Stati asiatici. Adesso ad esempio è aperto un bando relativo al programma comunitario denominato SWITCH-Asia III, nel quadro di NDICI – Europa Globale che in questa sua terza fase si allarga anche ai Paesi del Pacifico e che supporta la transizione verde delle industrie ad alta intensità energetica e altamente inquinanti nelle regioni destinatarie. Il programma supporta l’implementazione di progetti in linea con il Green Deal europeo. Il bando, che resta aperto fino al 12 dicembre 2023, e cofinanzia progetti di cooperazione tra micro, piccole, medie imprese. I Paesi beneficiari del bando nei quali si devono realizzare le attività sono: Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Thailandia, Vietnam Isole Cook, Micronesia, Fiji, Kiribati, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Isole Marshall, Samoa, Isole Salomone, Timor Est, Tonga, Tuvalu, Vanuatu.

Domanda: ci sono normative di altri Stati europei sull’eutanasia? Paolo Fresa

Risposta: sì. Ad esempio nei Paesi Bassi c’è una legge per il fine vita su richiesta e il suicidio assistito (12 aprile 2001),  tale legge non depenalizza l’eutanasia, ma la consente al ricorrere di specifici requisiti; in Lussemburgo c’è una legge sull’eutanasia e il suicidio assistito (16 marzo 2009) sempre concessa solo al ricorrere di specifici requisiti; in Spagna c’è una legge organica sull’eutanasia (18 marzo 2021) che definisce un vero e proprio diritto il richiedere e ottenere l’aiuto necessario a morire; in Germania ci sono varie sentenze che l’hanno autorizzata e un disegno di legge sul suicidio assistito (6 novembre 2015);  il disegno di legge tedesco inserisce un nuovo articolo nel codice penale tedesco (§ 217) che punisce l’assistenza al suicidio organizzata come offerta medica permanente, mentre lascia impunita l’assistenza al suicidio episodica da parte di una persona vicina alla vittima. In Francia c’è una legge contro l’accanimento terapeutico (eutanasia passiva) (22 aprile 2005) che vieta l’accanimento terapeutico e autorizza l’interruzione dei trattamenti di sostegno vitale qualora questi appaiano inutili, sproporzionati o diretti solo a prolungare artificialmente la vita del paziente. La legge autorizza anche i medici a somministrare al paziente delle cure palliative, anche se queste abbiano come effetto di velocizzare la morte. Per poter procedere all’interruzione dei trattamenti è necessario il consenso del paziente, anche attraverso disposizioni anticipate di trattamento, di una persona da lui indicata o da un familiare. In Portogallo non è autorizzata l’eutanasia.