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Bayern, Rumenigge: "Guardiola? Non è insostituibile". E Ancelotti...

Pep Guardiola e il Bayern Monaco devono decidere il loro destino. In Inghilterra raccontano che sarà rinnovo, ma in realtà continuano ad arrivare voci insistenti su un divorzio a fine stagione. Il contratto è in scadenza proprio a giugno e da oltre un anno si mormora di un accordo molto probabile del tecnico catalano con il Manchester City (e tanti saluti a Manuel Pellegrini). E Carlo Ancelotti è in pole position al momento per prendere in mano la squadra più titolata della Bundesliga.

Non solo: la situazione molto fluida in club molto ricchi come Chelsea e Real Madrid (Mourinho e Rafa Benitez in crisi) rende possibili clamorosi colpi di scena o comunque un grande valzer nelle panchine mondiali.

Ma può il club bavarese rinunciare al "Filosofo" spagnolo?  Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato dei campioni di Germania, sembra optare per il sì. E preme per arrivare a una decisione definitiva, in un senso o nell'altro, nel giro di venti giorni: "Abbiamo sempre detto che entro il 2015 conosceremo la decisione di Guardiola, abbiamo deciso che ci incontreremo dopo la partita con l'Hannover del 19 dicembre" ha spiegato al Der Spiegel.

E conclude: "In ogni caso non c'e' alcun uomo al mondo che non puo' essere sostituito ed e' normale che sia cosi'. Nel calcio i giocatori vanno e vengono e anche per gli allenatori vale la stessa cosa. Sono tranquillo, sono sicuro che se Guardiola andra' via lo sostituiremo con un altro eccellente tecnico, dobbiamo solo aspettare qualche giorno e poi ne sapremo di piu'".