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Berlusconi e il Milan: Savicevic-Sheva i colpi. Redondo-Davids i flop

di redazione sport

Silvio Berlusconi e il Milan: Van Basten preso quasi gratis, Gullit e Donadoni strappati alla Juventus... Storie dei colpi più iconici

Silvio Berlusconi e il Milan: Gullit e Van Basten (ma anche Ancelotti) per lo scudetto di Sacchi

L'anno dopo il boom del Milan: Ruud Gullit infiammò l'Italia con le sue treccioline iconiche (preso dal Psv a 10 miliardi, cifra record dell'epoca e anche lui convinto dopo un derby italiano con la Juventus), Marco Van Basten in rossonero divenne il più forte centravanti del mondo sollevando 3 volte il Pallone d'Oro (il Cigno di Utrecht fu un'intuizione geniale di Ariedo Braida, pagato meno di due miliardi di lire all'Ajax). E poi du acquisti chiave: Carletto Ancelotti dalla Roma portò un salto di qualità in mezzo al campo e Angelo Colombo fu uno splendido gregario nel centrocampo Sacchi. Quattro colpi qualità che lanciarono il Milan verso lo scudetto. E fu scudetto dopo un appassionante testa a testa col Napoli di Maradona, deciso dalla vittoria/sorpasso 3-2 al San Paolo quando mancavano 3 giornate alla fine.

Silvio Berlusconi e il Milan: Rijkaard colpo per la Coppa dei Campioni

Poi la ciliegina sulla torta del Milan venne presa l'anno dopo: Frank Rijkaard, fortemente voluto da Arrigo Sacchi come terzo straniero (all'epoca era il tetto massimo di giocatori non italiani ingaggiabili) sacrificando Claudio Daniel Borghi (argentino di talento che in patria consideravano il nuovo Maradona e aveva fatto innamorare Berlusconi e Agnelli). Il Cigno Nero che diede quel quid in più nella campagna mondiale del Milan con due Coppe Campioni (4-0 allo Steaua Bucarest firmato Gullit-Van Basten e 1-0 al Benfica proprio con gol di Rijkaard), due Supercoppe europee e due Coppe Intercontinentali.

Silvio Berlusconi e il Milan: da Savicevic a Ronaldinho, Kakà e Ibrahimovic. Quanti fuoriclasse in rossonero

E poi andando in ordine sparso sono mille i colpi del Milan di Berlusconi e Galliani: il Pallone d'Oro e implacabile attaccante d'area di rigore Jean Pierre Papin arrivò dal Marsiglia, Gigi Lentini fu il colpo dell'estate 1992 dal Torino (l'esterno della fascia granata preso dopo un testa a testa di mercato con la Juventus), Dejan Savicevic dalla Stella Rossa Belgrado (il Genio era il più forte numero 10 del mondo in quel momento), George Weah (Re Leone dal Psg: il primo Pallone d'Oro africano), il Divin Codino Roberto Baggio dalla Juventus, Shevchenko dalla Dinamo Kiev (la risposta del Milan a Ronaldo il Fenomeno preso dall'Inter di Moratti dopo il flop in rossonero di Patrick Kluivert dall'Ajax), Pippo Inzaghi con i suoi gol adrenalinici.