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Champions League, Roma da infarto: 3-2 e sorpasso al Bayer Leverkusen

RUDY GARCIA: "CHE REAZIONE DOPO IL BLACKOUT"

PJANIC: "TRE PUNTI FONDAMENTALI, MA..."

La Roma fa quindi un piccolo passo in avanti in vista degli ottavi di Champions League. Ma quanta sofferenza, al termine di una partita dalla doppia faccia. Una Roma devastante nel primo tempo, un Leverkusen che entra in partita solo nella ripresa. I giallorossi che dilagano nel primo tempo, vanno sopra di due gol dopo mezz'ora e rischiano di farne almeno altri due. Nella ripresa il tecnico del tedeschi Schmidt raddrizza il match con l'ingresso di Bellarabi e in 5' recupera la partita. Poi ci pensa un regalo di Toprak a consegnare ai giallorossi rigore e ultimo quarto d'ora in dieci. E i tre punti che rilanciano la Roma al secondo posto nel girone.

In avvio Garcia sceglie la Roma migliore ma con un occhio al derby, lasciando in panchina Maicon e puntando su Florenzi terzino. Contro la Lazio il brasiliano giochera' al suo posto e l'azzurro scalera' a centrocampo al posto di Pjanic, squalificato per la stracittadina. Una mediana comunque forte, veloce e tecnica, con De Rossi e Nainggolan preferiti al rientrante Keita. In attacco, tridente formato da Salah e Gervinho ai lati di Dzeko. Dall'altra parte, Schmidt da' vita a un 4-4-2 molto offensivo, quasi un 4-2-4 con Kiessling e Hernandez in avanti e Mhmedi e Cahlanoglu ai loro lati. In mezzo al campo Toprak e Kampl, sacrificati sia Brandt che Kramer. Passano neanche due minuti e Salah da' vita a un coast to coast che diventa devastante, cinquanta metri palla al piede e l'Olimpico si infiamma subito: Dzeko lancia, tagliando in due la difesa tedesca, l'egiziano corre piu' veloce di Tah e Papadopoulos cogliendo in contropiede il Bayer Leverkusen e Leno riesce solo a sporcare la palla che si insacca in rete. La gara si appiattisce, con la Roma che attende pronta a ripartire.

Il Leverkusen non ne approfitta, Kiessling e Hernandez sono troppo isolati davanti e soffocati da Manolas, mentre a centrocampo i tedeschi vanno sempre in inferiorita' numerica venendo sovrastati dai giallorossi. In una delle solite accelerazioni ecco il raddoppio di Edin Dzeko, finalmente a segno dopo un'astinenza da Roma-Juve del 30 agosto. Un altro contropiede fulmineo che stavolta il bosniaco puo' portare a termine infilando una rasoiata di destro che batte ancora una volta Leno.

Passa un giro di orologio e la Roma rischia di dilagare: accelerazione del solito Salah, difesa dei tedeschi ancora allo sbando ma stavolta l'assist per Dzeko non si traduce in rete per difetto di mira. Palla alle stelle ma l'Olimpico si infiamma e assapora una vittoria in Champions che manca da Roma-Cska Mosca del settembre 2014. Talmente contento di essersi sbloccato che neanche un minuto dopo Salah lo invita ad un'altra scorpacciata ma l'ex City la spara alle stelle. La risposta del Bayer e' tutta in un'incursione al 38' di Hernandez, che in spaccata sveglia Szczesny da sonni profondi.

"Chicharito" e' l'unico vivo e pericoloso nell'attacco a trazione anteriore messo su da Schmidt. Il tecnico tedesco lo capisce, nella ripresa raddrizza tutto con l'ingresso di Bellarabi per Kiessling e il Leverkusen in 5' trova due gol. Prima Mehmedi al 1' (complice Szczesny), poi e' Hernandez ad approfittare di Florenzi che lo tiene in gioco e marcare il 2-2.

Pazzesco, a quel punto gli spettri dell'ennesimo colpo a vuoto riaffiorano. I giallorossi si riorganizzano, reclamano un rigore su Dzeko ma e' il Leverkusen a farsi piu' pericoloso su contropiede, quasi il percorso che porta sotto alla Curva Nord fosse in discesa. Il merito di Garcia e' averci creduto e averci fatto credere anche la squadra. La Roma chiude in avanti, spinge, manca un rigore di Tah per spinta su Dzeko, poi ne arriva uno netto per spinta di Toprak su Salah che stava spingendo la palla in rete. Rigore realizzato da Pjanic al 35' della ripresa e Leverkusen in dieci.