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Coni, Malagò la spunta. Verso la proroga di un anno: ancora lui alla guida per Milano-Cortina

di redazione sport

Il presidente dello sport italiano, dopo le polemiche con il ministro Abodi durante le Olimpiadi, ora è vicino alla riconferma: grazie a una norma nel Milleproroghe

Coni, Malagò verso la proroga fino alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il dietrofront del governo

A meno di un mese della fine delle Olimpiadi di Parigi sembra essere cambiato tutto nelle strategie del governo per la guida del Coni. Sembrava non esserci nessuna possibilità per la riconferma di Giovanni Malagò, ma qualcosa evidentemente è cambiato e ora per il capo dello sport italiano la riconferma fino alla fine delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina sembra essere a un passo. L’ipotesi - in base a quanto risulta a Il Foglio - comincia a circolare con una certa insistenza: il governo potrebbe prorogare per un anno il mandato Malagò al Coni. L’anno in più potrebbe essere inserito all’interno del prossimo decreto Milleproroghe che sarà varato dal Consiglio dei ministri nei prossimi mesi. Con un effetto inatteso e dirompente.

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Soprattutto se si pensa al botta e risposta che a metà agosto hanno diviso il presidente del Coni dal ministro dello Sport Andrea Abodi. "Il ciclo di Malagò è al termine, dalle poltrone ci si deve anche alzare", aveva detto il ministro. Irritando, e non poco Malagò, che aveva ribattuto: "Il ministro è stato fuori luogo. L’eventuale decisione di non cambiare la legge va contro il consenso del mondo dello sport". La legge infatti - prosegue Il Foglio - impedisce a Malagò, giunto al suo terzo mandato, di candidarsi per la quarta volta. Ma la legge vale solo per il Coni, non per le altre federazioni e questo potrebbe fare la differenza nella battaglia di Malagò. Per queste federazioni, infatti, il divieto di massimo tre mandati è stato superato con una legge lo scorso anno.

Così si spiega, ad esempio, la settima elezione di Paolo Barelli alla guida della Fin, o la conferma di Angelo Binaghi come presidente della Federtennis, ruolo che ricopre dal 2001. La stessa cancellazione non è stata introdotta invece per il Coni. Malagò da settimane sottolinea questa differenza. La proroga sarebbe una parziale risposta da parte del governo. La proroga servirebbe a mantenere comunque il vincolo. C’è poi il fattore tempo: è rischioso eleggere un nuovo presidente a pochi mesi dai giochi invernali di Milano e Cortina. La vicinanza delle Olimpiadi spinge a evitare anche eventuali scontri per la successione.