Doping, Tas: 10 mesi di stop a Sara Errani
DOPING: BINAGHI, SENTENZA TAS INIQUA E FUORI TEMPO, ASPETTIAMO ERRANI IN CAMPO
Doping, Tas: 10 mesi di stop a Sara Errani
Il Tas di Losanna ha aumentato da 2 a 10 mesi la squalifica di Sara Errani, trovata positiva al letrozolo, una sostanza vietata dalla Wada, l'Agenzia mondiale antidoping, il 17 febbraio 2017. La 31enne romagnola, che ha già scontato i due mesi distop tra il 3 agosto 2017 e il 2 ottobre 2017, dovrà stare fuori altri 8 mesi dal Wta tour e potrà tornare nel circuito soltanto a febbraio 2019. A fare ricorso al Tribunale di Losanna contro la squalifica didue mesi della Errani, considerata insufficiente, era stata NadoItalia, guidata dal generale Leonardo Gallitelli. La finalista del Roland Garros 2012 dovrà pagare 4000 franchi svizzeri alla Nado Italia e perderà anche tutti i risultati conquistati dopo il ritorno in campo.
DOPING: BINAGHI, SENTENZA TAS INIQUA E FUORI TEMPO, ASPETTIAMO ERRANI IN CAMPO
"ll fatto che il Tas abbia emesso questasentenza iniqua sei mesi dopo la data che lo stesso organo giudicanteaveva annunciato (dicembre scorso) rappresenta una grave violazionedei diritti dell'atleta che si è vista privata della serenità necessaria a svolgere la sua professione di tennista ormai da un annoa mezzo. Il tutto a causa dell'assunzione di una sostanza che lostesso Tas ha valutato come involontaria. Sono convinto che Sarasupererà questo momento difficile e la aspettiamo in campo". Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, commenta così lasentenza del Tas di Losanna che aumenta la squalifica di Sara Erranida 2 a 10 mesi per una positività al letrozolo. La Errani era stata squalificata lo scorso 2 agosto in primo grado perdue mesi (dal 3 agosto al 2 ottobre) dall'Itf, la federazione internazionale, per la positività al letrozolo rilevata il16 febbraio2017 durante un test a sorpresa fuori dai tornei. L'Itf aveva applicato la sanzione minima, oltre alla perdita dei punti inclassifica e del prize money, dopo aver creduto alla buona fede dellaErrani, che si è sempre difesa sostenendo la versione dellacontaminazione alimentare a casa. Nado Italia, l'Agenzia antidoping del Coni, aveva presentato ricorso al TAS di Losanna contro lasentenza di primo grado. La stessa Errani aveva invece presentato appello chiedendo il reintegro dei premi e dei punti.