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Durante Galles-Iran sequestrate le magliette a sostegno delle donne iraniane

Ennesima violazione dei diritti umani in Qatar, dove sono in corso i mondiali di calcio

Dopo il divieto dell'ultimo minuto imposto dalla FIFA sulle campagne arcobaleno della campagna "One love", ieri sera è andata in scena un'altra censura: sono state sequestrate ai tifosi le maglie "Freedom" per i diritti delle donne in Iran 

Polizia e addetti alla sicurezza che bloccano gli spettatori della partita Galles-Iran perchè indossavano magliette con lo slogan che sostiene le proteste contro il regime iraniano. È la scena a cui si è assistito ieri  per la partita dei mondiali in Qatar, sotto gli occhi di una incomprensibile FIFA che resta muta davanti alla censura, proprio nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 

Mentre nel mondo si discute su come diffondere cultura contro i femminicidi e le violenze di genere, in Qatar si vietano le magliette con la scritta “Woman Life Freedom” negli stadi dove sono in corso i mondiali di calcio.

 

 

 

Bandiere, striscioni e magliette sono stati sequestrati da poliziotti e steward all'ingresso dello stadio e anche sugli spalti, mentre la partita era in corso. Anche stavolta la libertà di espressione e la difesa dei diritti umani non sono stati nè rispettati, nè tutelati, nemmeno dalla Fifa, che ha guardato in silenzio questa ennesima lesione dei diritti civili. Bandiere, striscioni e magliette che chiedono solo "libertà" per tutte le donne.