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F1-MotoGP, ripartenza dopo il virus: prove di Mondiale a Mugello e Misano

F1-MotoGP, ripartenza dopo il virus: prove di Mondiale per Vettel e Leclerc in pista al Mugello. Ducati, Suzuki, Aprilia e Ktm corrono a Misano

di Lorenzo Pastuglia (@pastu_jami22)

Di nuovo in pista, dopo mesi di agonia nei quali a regnare è stato il coronavirus. La Ferrari lo fa al Mugello, con i suoi piloti titolari Charles Leclerc e Sebastian Vettel, la MotoGP a Misano. La rossa proprio nel circuito di Scarperia che potrebbe essere la sede di uno dei GP del Mondiale 2020 di F.1 dopo aver perso la possibilità di far correre la MotoGP. Il Motomondiale correrà invece un doppio GP nel circuito romagnolo, nel quale diversi team sono scesi in pista. Insomma, sono prove di Mondiale prima dell'inizio in Austria il 5 luglio (per la Formula 1) e a Jerez, il 19 dello stesso mese, per Valentino Rossi e compagni.  

Vettel al mattino, Leclerc di pomeriggio

Vettel circondato da meccanici 'mascherati', tutti a debita distanza come vogliono le norme. L'immagine che è apparsa sui social della Ferrari, come impongono le norme. Il Cavallino fa le prove In vista della ripartenza. Dopo il tedesco, al pomeriggio è toccato a Leclerc. I due piloti si sono divisi la giornata, rispettando tutte le norme del caso. Con uno staff limitato: in pista ci potranno essere solo 60 persone e ci si dovrà adattare di conseguenza a un tipo di lavoro più serrato e con diverse modalità di azione.

Prove a MisanoAlcuni team di MotoGP sono tornati in pista a Misano, la Ducati di Pirro sul rettilineo

A Misano Ducati, Suzuki, Aprilia e Ktm

Martedì in azione sono andate Ducati e Suzuki con i propri collaudatori: Michele Pirro e Sylvain Guintoli, mentre l'Aprilia e la Ktm, che godono delle concessioni, potranno schierare i piloti titolari: Aleix Espargaro e Bradley Smith per la Casa di Noale; Pol Espargaro, Brad Binder, Iker Lecuona, Miguel Oliveira e il collaudatore Dani Pedrosa per quella austriaca. Con aerodinamica e motori congelati per Ducati e Suzuki, mentre Aprilia e Ktm hanno tempo per omologare i loro propulsori fino al 29 giugno, molto del lavoro sarà imperniato sui restanti settori tecnici, come l'elettronica, ma soprattutto sulla dimestichezza nell'osservanza del protocollo sanitario anti Covid-19. Anche nel Motomondiale le norme della Dorna sono piuttosto rigide: 45 persone per i team MotoGP (25 per i team indipendenti), 12 per quelli di Moto2 e Moto3 più i tecnici essenziali in supporto delle scuderie.