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Fognini eroe di Davis. E l'effetto Pennetta può portarlo tra i top-10

Fabio Fognini si prende un po' di luci della ribalta, dopo che nelle ultime due settimane avevano tutte illuminato la sua fidanzata Flavia Pennetta. E mentre la brindisina si godeva il meritato bagno di folla nella sua città, il 28enne ligure cancellava la Russia dalla Coppa Davis, regalando la salvezza alla nazionale italiana.

Un week end perfetto, da leader e match winner, in stile Omar Camporese o Paolo Canè (eroi nelle Davis azzurre dei decenni passati): lui che ha un talento indiscusso e cristallino, ma che sin qui ha mancato sulla regolarità dei risultati in stagione. Invece questa volta sono arrivati da lui i 3 punti decisivi su 3 (due in solare e quelloo in doppio con Bolelli). Ma questo 2016 tra alti e bassi ha consegnato all'Italia un Fognini capace di battere tre volte Nadal (con cui invece ha perso la finale del Master 500 di Amburgo in estate, partita in cui non mancarono alcuni momenti di tensione contro Rafa e soprattutto il suo angolo).

Certo, non è il mallorchino delle stagioni di grazia, ma i successi contro il mancini di Manacor sono stati spettacolari. In particolare l'ultimo, quello in rimonta (sotto 2-0 e vittoria per 3-2) all'Open degli Stati Uniti. Successo che lo ha proiettato agli ottavi di finale nello Slam americano (miglior risultato sul cemento di New York, mentre a Parigi riuscì ad arrivare sino ai quarti nel 2011) dove però poi ha fallito la classica prova del 9 contro Feliciano Lopez (spagnolo atipico, dotato di tennis offensivo in grado di mettere in difficoltà chiunque).

Il futuro? Attualmente Fabio è numero 29 del mondo e il suo best ranking è di 13 (nel marzo del 2014) e ha vinto tre tornei Atp (sulla terra rossa). La sensazione è che il meglio debba ancora venire: l'obiettivo di entrare tra i top-10 non è impossibile per un giocatore con il suo braccio. L'esperienza potrebbe aiutarlo a domare il suo carattere. E chissà che avere Flavia Pennetta vicino non gli sia sempre più d'aiuto, aiutandolo a trovare quella solidità mentale nel lungo periodo che può portarlo a risultati importanti nel circuito.

Fognini: "Quando Barazzutti chiama io rispondo" - "Una bella prova mentale da parte mia. Ho giocato di nuovo tre partite e per me e' stato importante. Non ho giocato sempre benissimo ma ho dimostrato ancora una volta di lottare per questa maglia anche in condizioni non ottimali". Cosi' Fabio Fognini commenta la vittoria su Gabashvili che ha regalato all'Italia il terzo e decisivo punto sulla Russia e la permanenza nel World Group. "Quando Barazzutti chiama Fognini risponde - ha aggiunto - Anche ad Astana ce l'avevo messa tutta: questa volta e' andata decisamente meglio. Era importante restare nel World Group e ci siamo riusciti. Ho dimostrato qualcosa a me stesso, al mio team ed alla mia famiglia ed era importante. Se fossimo andati al quarto set sarebbe stata una bella botta perche' mi sentivo un po' stanco. Per fortuna quel servizio fuori di poco nel tie-break ... Questa vittoria la dedico a me stesso. Per il tennis maschile ci voleva". E' giustamente soddisfatto Corrado Barazzutti: "Non e' facile battere la Russia in casa: chiedere alla Spagna per informazioni - ha sottolineato il capitano azzurro - . Questi giocatori sono fantastici perche' con la maglia azzurra danno tutto ed anche qualcosa in piu'. Alla vigilia ero preoccupato ma poi ci siamo adattati benissimo al campo. Ed abbiamo avuto un Fognini ispirato: Fabio e' stato grandissimo il primo giorno, nel doppio ben affiancato da Bolelli, ed oggi e' stato decisivo".