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Juventus frena a Empoli, poker del Milan contro il Venezia. Fonseca: "Dobbiamo recuperare il terreno perso"

Milan cala il poker contro il Venezia e conquista la prima vittoria

Tutto facile per il Milan che, tra le mura amiche dello stadio Meazza, surclassa 4-0 il Venezia conquistando la prima vittoria di questo travagliato inizio di stagione. Ottimo viatico per le due partite che attendono i ragazzi di Fonseca: martedì 17 il Liverpool nel primo impegno di Champions League e domenica 22 il derby della Madonnina con l'Inter. In classifica i rossoneri si portano a quota 5 salendo all'ottavo posto, restano invece ultimi i veneti con un solo punto. Non c'è mai partita, è troppa la differenza tra le due squadre con i padroni di casa che chiudono la pratica nella prima mezz'ora con i gol di Theo, Fofana, Pulisic e Abraham, questi ultimi due su rigore.

E' un monologo rossonero sin dalle prime battute. Al 2' si sblocca il match grazie ai due giocatori più discussi nell'ultima partita pre sosta: Theo Hernandez recupera alto un pallone sulla tre quarti e serve Leao, che lo lancia col tacco in area sulla sinistra. Il terzino francese affonda, entra in area e cerca la porta: la palla beffa Joronen sotto le gambe. All'8' chance per gli ospiti, Pohjanpalo riceve un cross basso dalla sinistra e può calciare con libertà dall'altezza del dischetto ma colpisce male e spreca tutto. Al 13' Oristanio calcia di sinistro dai 25 metri cercando il secondo palo di Maignan: palla larga, non di molto. Al 16' arriva il raddoppio: corner dalla sinistra, Fofana di testa sul primo palo supera Joronen per il 2-0, firmando il primo gol in maglia rossonera. Al 25' i padroni di casa calano il tris. Abraham si avventa su un tiro di Reijnders respinto da Joronen, che poi lo stende, Di Marco non ha dubbi e concede il rigore. Dagli 11 metri Pulisic spiazza Joronen. Al 29' arriva il poker. Leao sterza sulla sinistra dell'area verso il centro, e va giù nel contatto con Schingtienne. Di Marco lascia correre ma poi, al Var, ravvisa un pestone sul numero 10 rossonero, assegna il penalty e ammonisce Schingtienne. Abraham segna il suo primo gol in maglia rossonera spiazzando ancora Joronen. Il Milan torna a segnare 4 gol in mezz'ora dopo oltre 65 anni, dal 19 ottobre 1958, contro l'Alessandria. Quel giorno avevano segnato Schiaffino, Altafini e due volte Danova, il tutto già al 20'.

Al 4' della ripresa Loftus-Cheek recupera palla di forza e lancia Leao in porta: il portoghese calcia in area, ben pressato dall'ultimo uomo del Venezia e Joronen para. La partita scorre via senza particolari sussulti con il Milan che non preme sull'acceleratore e il Venezia che non ha la forza di reagire. Al 19' doppio cambio per entrambe le squadre. Morata e Okafor entrano per Leao e Reijnders. Nel Venezia fuori Oristanio e Duncan, dentro Doumbia e Yeboah. Al 26' gol annullato agli arancioneroverdi. Zampano va a segno di destro in area dopo un cross dalla fascia, ma il Var interviene per un duro fallo di Nicolussi Caviglia a inizio azione. Rete annullata e secondo giallo per l'ex bianconero costretto a lasciare il campo lasciando i suoi in dieci. Alla mezz'ora finisce la partita di Abraham, sostituito da Musah. AL 34' esaurisce i cambi Fonseca: dentro Chukwueze e il giovane Zeroli per Pulisic e Fofana. Nel Venezia Andersen e Raimondo per Busio e Pohjanpalo. I minuti finali non aggiungo nulla alla partita con le due squadre che aspettano stancamente il triplice fischio di Di Marco.

Milan, Fonseca: "Dobbiamo recuperare il terreno perso. Ho già iniziato a pensare a LIverpool e Inter"

"Dobbiamo gestire le cose in maniera tranquilla ed equilibrata, pensando sempre a ciò che è meglio per la squadra - le parole dell'allenatore del Milan Paulo Fonseca a Sky -. Se un giorno penso che Rafa o Theo è meglio che non giochino, loro devono capirlo, come lo hanno fatto con la Lazio. Sono calciatori molto importanti, oggi lo hanno dimostrato. In una famiglia non si è mai sempre tutti d'accordo, ma l'importante è fare il bene della squadra e che i giocatori lo capiscano".

"Il nostro campionato non inizia oggi, è iniziato tempo fa e dobbiamo recuperare il terreno perso - ha sottolineato l'allenatore portoghese -. Sicuramente è stato importante vincere in questo modo, anche per ridare fiducia ai giocatori. Possiamo parlare di tecnica, di tattica, ma lo spirito e l'energia sono fondamentali. È stato importante il lavoro fatto in campo, ma anche quello nello spogliatoio".

Ora il Liverpool, ma soprattutto il derby contro l'Inter: "Ho già cominciato a pensare sia all'Inter sia al Liverpool, so quanto è importante per i tifosi, ma devo pensare prima al Liverpool, che sarà una grande sfida. Sicuramente ho già cominciato a guardare l'Inter e a pensare cosa dobbiamo fare. Lavoriamo per cambiare la rotta degli ultimi derby".

Fonseca sulle pressioni del campionato italiano: "La Serie A è diversa da tutti i campionati in cui ho allenato, io cerco di non guardare troppo le pressioni esterne, ma di rimanere focalizzato solo sul mio lavoro. Non so se c'è più pressione qui o a Roma, ma sicuramente questo è un club che gioca sempre per vincere, le pressioni ci sono sempre. Se non le vuoi, fai un altro mestiere".

Juventus frena ancora, a Empoli finisce 0-0

Secondo 0-0 consecutivo per la Juventus che, dopo il pareggio a reti bianche in casa con la Roma, frena anche a Empoli. Bianconeri in controllo del match per larga parte ma incapaci di concretizzare le opportunità create con Gatti, Vlahovic e Koopmeiners anche per la bravura del portiere avversario Vazquez. Prova solida dei padroni di casa che si difendono con ordine e in un paio di occasioni vanno vicini al gol.

Al 5' si fa vedere la Juventus con Vlahovic che va al tiro di sinistro, respinto in corner da Ismajli. Tre minuti dopo ancora il centravanti serbo che ci prova con il destro: conclusione murata in angolo. Al 12' occasione per l'Empoli, Pezzella dalla sinistra crossa per Gyasi, decisivo Kalulu in diagonale a mettere il pallone in angolo. Al quarto d'ora lancio in profondità di Yildiz per Vlahovic che in velocità corre verso l'area di rigore avversaria, ma viene anticipato in scivolata da Ismajili. Al 20' sinistro di Maleh dal limite dell'area di rigore ma il tiro è centrale e Perin para senza particolari problemi.

Al 36' grande opportunità per Gatti che colpisce di testa in mezzo all'area di rigore sugli sviluppi di un calcio d'angolo: bravissimo Vasquez a deviare il pallone in angolo. Al 39' Koopmeiners con una punizione dalla lunga distanza prova a sorprendere Vasquez sul secondo palo ma il pallone si spegne sul fondo.

Al 5' della ripresa chance per gli ospiti: Nico Gonzalez serve Vlahovic, che di sinistro calcia verso la porta di Vasquez, molto bravo il portiere a respingere la conclusione con il piede destro. All'8' grande occasione per Koopmeiners che, su assist di Cambiaso, va al tiro di sinistro con Vasquez ancora bravo a difendere la sua porta. Al 17' il primo ammonito del match: giallo a Bremer per un fallo su Esposito. Un minuto più tardi la prima sostituzione dell'incontro con Pellegri al posto di Colombo. AL 22' quadruplo cambio per Motta: entrano Fagioli, Thuram, Weah e Mbangula per Douglas Luiz, Locatelli, Gonzalez e Yildiz.

Al 28' torna a farsi vedere la squadra di casa con Grassi, che servito di tacco da Pellegri, conclude verso la porta bianconera con Perin che blocca il pallone. Al 31' doppio cambio nell'Empoli: Ekong e Anjorin per Grassi ed Esposito. Al 35' sinistro dalla distanza di Cambiaso, potente ma non preciso. Al 42' ci prova Fagioli ma la sua conclusione è deviata in angolo. Al 1' recupero Maleh cerca il secondo palo da fuori area, con il pallone di poco a lato. L'ultima opportunità è ancora dei toscani con Gyasi, bravo a Gatti a fermarlo in angolo.

Juventus, Motta: 'Non il risultato che volevamo ma la prestazione è buona'

"Oggi non abbiamo preso gol ed è merito di tutta la squadra, così come creare occasione è compito di tutta la squadra, a iniziare dal nostro portiere che ha fatto molto bene oggi. Abbiamo avuto poche opportunità ma con quelle che abbiamo avuto potevamo andare in vantaggio, non è stato il caso. Andiamo a casa con un solo punto ed è chiaro che non è quello che vogliamo, però la prestazione dei ragazzi è stata una buona prestazione, dobbiamo continuare a crescere". Così l'allenatore della Juventus Thiago Motta dopo il pareggio per 0-0 a Empoli. "Yildiz troppo decentrato? "Kenan giocando da esterno contro una squadra che difende con una linea a cinque -spiega Motta a Dazn-. Dobbiamo aprire il gioco soprattutto dalla sua parte, con la forza fisica che ha, il dribbling che ha. Oggi a tratti abbiamo fatto bene, altre volte potevamo fare sicuramente meglio.

Il tecnico italo-brasiliano commenta poi la prova di Dusan Vlahovic. "Lo dobbiamo servire sia nella profondità, perché è un giocatore che l'attacca molto bene, con il tempo giusto, sia arrivando lateralmente, sul cross, è un giocatore che attacca molto bene l'area di rigore, attacca bene la palla, ha un buon gioco di testa, ci sono principalmente due modi in cui possiamo arrivare ad alimentarlo, affinché lui possa segnare più gol sicuramente. E' chiaro che un attaccante vive per il gol, però lui ci dà tantissime altre cose, sia in attacco che in difesa. Deve mantenersi concentrato, pensare solamente a giocare, come ha fatto. In questo momento lo trovo molto bene, un leader positivo del gruppo, deve continuare così".





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