Champions, Juve fa -17%. Ma con CR7 gli Agnelli guadagnano oltre 300 milioni

Champions: tonfo Juventus in Borsa. Ma con CR7 gli Agnelli hanno guadagnato oltre 300 milioni

Juventus eliminata dall'Ajax in Champions League: il fallimento sportivo in questa stagione è scritto. L'arrivo di Cristiano Ronaldo porterà in dote 'solo' uno scudetto (l'ottavo consecutivo, come dire: si vinceva il tricolore anche senza CR7...), ma null'altro. Chi sognava il Triplete bianconero (in risposta a quello interista del 2010) già era stato raggelato dal verdetto della Coppa Italia a febbraio (eliminazione per mano dell'Atalanta di Gasperini).

Vincere la massima competizione continentale era però il vero grande sogno della Juventus: riportare a Torino la Champions League che manca dal 1996 (finale da sogno di Roma vinta ai rigori contro quell'Ajax che oggi si è trasformato nell'incubo principe della Vecchia Signora). Invece nulla. Ko ai quarti di finale pur con Cristiano Ronaldo in campo e protagonista assoluto in Europa: 2 gol all'Ajax (tra andata e ritorno) dopo la magica tripletta che ha ribaltato l'Atletico Madrid di Simeone. Eppure le sue prodezze non sono bastate: per il primo anno, dopo 8 consecutivi, CR7 non timbra il cartellino della presenza in semifinale di Champions. Lui che aveva vinto le ultime 3 con il Real Madrid e ne ha conquistate 5 in carriera (4 di color merengue e una al Manchester United).

Juventus ko a Piazza Affari dopo l'Ajax. Ma CR7 aveva già fatto gol in Borsa: ecco quanto ha guadagnato Exor da luglio a oggi

Questo il flop sportivo. Discorso diverso è quello economico. Che ha invece letture diverse. Il tonfo della Juventus a Piazza Affari è stato forte nella giornata: in una sola giornata ha perso quasi un quinto del suo valore: le azioni del club bianconero hanno lasciato sul terreno il 17,63% chiudendo a quota 1,39 euro. Poteva andare persino peggio visto che nelle prime fasi degli scambi (dopo non essere riuscita neppure a far prezzo) il titolo aveva segnato una perdita di quasi il 25%, toccando un minimo intra-day a 1,2750 euro per azione. A far scattare le vendite una certezza: la sconfitta contro l'Ajax che e' costata l'eliminazione dalla Champions League, e con essa la possibilita' di ulteriori introiti per le casse societarie. Sostenuti gli scambi: sono passati di mano poco meno di 81,5 milioni di pezzi, per un controvalore complessivo di oltre 113 milioni di euro.

Ma in Borsa, dopo l'avventura della Champions, va anche letto l'andamento degli ultimi 10 mesi: ossia da quando la società bianconera ha ingaggiato Cristiano Ronaldo. CR7 venne annunciato ufficialmente il 10 luglio 2018 qando il titolo della Juve valeva 0,898 euro per una capitalizzazione di circa 900 milioni: di questi (circa) 574 mln di Exor (che detiene il 63,89% del capitale). Lunedì scorso nelle giornate di vigilia della sfida di Champions League contro l'Ajax la Juventus aveva toccato i massimi storici: un'azione valeva 1,7060 euro. Oggi con la giornata nera in Borsa il titolo della Juventus è passato da circa 1,7 miliardi di capitalizzazione a quota 1,4. Circa trecento milioni persi in un giorno. Ma guardando il lungo periodo, ossia da quel 10 luglio la Juventus ha guadagnato oltre il 35% ed Exor è passata da quei 574 milioni agli attuali 893: oltre 300 milioni guadagnati. 

Ecco perchè per una Champions League persa e con un assalto rimandato al prossimo anno, ci sono dei conti di Borsa che sorridono comunque alla Juventus e agli Agnelli. Nel segno di CR7.

Senza dimenticare che il cammino ai quarti di finale quest'anno ha fruttato a 94,1 milioni compresi i premi Uefa: 8,3 dal market pool, 15,3 dal bonus di partecipazione, 29,7 dal ranking storico-decennale, 10,8 dai risultati e altri 9,5 grazie al bonus per gli ottavi e 10,5 dall'accesso ai quarti.  Vero, arrivare in semifinale avrebbe portato circa altri 13 milioni toccando quota 107 milioni. Ma tutto sommato sotto questo punto di vista la campagna europea della Juve non si può dire sia andata male.