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Juventus, Bonucci: "Ho pensato di smettere col calcio perché..."
Bonucci: "Io e la malattia di mio figlio Matteo. Ho pensato di smettere". Si confessa il difensore della Juventus
Juventus, Bonucci: "Ho pensato di smettere col calcio". Il difensore parla della malattia del figlio Matteo
"In quelle settimane sono stato sfiorato dall'idea di abbandonare il calcio, avevo completamente accantonato l'obbligo di pensare al mio lavoro. Proprio non ci riuscivo". La confessione è firmata da Leonardo Bonucci. Il difensore della Juventus racconta in un'intervista a Repubblica i lunghi mesi di malattia del figlio Matteo che lo hanno messo a dura prova.
BONUCCI E L'INIZIO DELLA MALATTIA DEL FIGLIO MATTEO
"Estate, vacanze a Formentera dopo i campionati europei in Francia. Tre settimane prima a Matteo era stata rimossa una piccola ernia inguinale. Una sciocchezza, eppure abbiamo la sensazione che Matteo sia diventato un bimbo diverso. All'inizio pensiamo che la ragione sia da ricercare in un residuo di anestesia da smaltire, ma poi una serie di suoi comportamenti ci preoccupano. Siamo spaventati. Torniamo immediatamente a Torino, decide mia moglie. All'ospedale pediatrico Regina Margherita troviamo una dottoressa meravigliosa che non perde un minuto. Gli esami diagnostici rivelano una patologia acuta. Bisogna intervenire subito, ci dice il medico. Il giorno successivo Matteo entra in sala operatoria alle otto della mattina e ne esce alle quattro del pomeriggio".
L'OPERAZIONE DI MATTEO BONUCCI
"Pensieri in quel momento? Nessuno in particolare. Mentre superava le porte della chirurgia Matteo ci ha fatto il verso del leone, come se volesse infondere coraggio più a noi che a sé. Dopo ho raccolto il suo peluche, un orsetto bianco, mi sono seduto in un angolo della stanza e ho fatto una chiacchierata con Dio: sia fatta la tua volontà, gli ho detto, ma non dimenticare che è solo un bambino. Poi sono uscito dall'ospedale e ho trovato ad aspettarmi una trentina di persone, famigliari e amici. Qualcuno aveva chiesto un permesso dal lavoro, altri avevano chiuso il negozio. Per loro, per i miei compagni di squadra, per i tifosi, non soltanto della Juventus, che ci sono stati vicini in questi mesi ho pianto in tv. È stata l'emozione di un grazie. Matteo è tornato a casa il dieci agosto, a tredici giorni dall'intervento. Un recupero record".
BONUCCI: "SPIEGAMMO LA SITUAZIONE A MATTEO..."
"E' cominciata l'attesa dei progressivi miglioramenti, l'ansia di cogliere ogni piccolo passo in avanti, la speranza che il tempo necessario a dissipare i timori scorresse rapido. Abbiamo spiegato la situazione a Lorenzo, abbiamo parlato a lungo e pazientemente con Matteo per renderlo consapevole che era successo qualcosa di molto importante, ma che non doveva avere paura perché sarebbe tornato come prima. In quelle settimane sono stato sfiorato dall'idea di abbandonare il calcio, avevo completamente accantonato l'obbligo di pensare al mio lavoro. Proprio non ci riuscivo".