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Manchester United, il miliardario Ratcliffe entra col 25%. Sul tavolo 300 mln
Jim Ratcliffe

Manchester United, l'ingresso di Ratcliffe nel club e la strategia per il futuro 

Il Manchester United, uno dei club di calcio più vincente al mondo, si rafforza ulteriormente con l'ingresso in società di uno degli uomini più ricchi al mondo: il miliardario britannico Jim Ratcliffe. Il patron del colosso petrolchimico Ineos, ha comunicato il suo ingresso nel club con una partecipazione "fino al 25%" dei 20 volte campioni inglesi e investirà - si legge su Il Sole 24 Ore - 300 milioni di dollari nel suo stadio Old Trafford. Come parte dell’accordo, lo United ha affermato che Ratcliffe si assumerà la responsabilità delle operazioni calcistiche del club. "Come parte della transazione, Ineos ha accettato la richiesta del Consiglio di delegare la responsabilità della gestione delle operazioni calcistiche del club", ha affermato il club in una nota. "Ciò includerà tutti gli aspetti delle operazioni e delle accademie del calcio maschile e femminile, oltre a due seggi nel consiglio di amministrazione del Manchester United PLC e nei consigli di amministrazione del Manchester United Football Club". Si prevede che l'intesa entrerà in vigore nel giro di sei-otto settimane e quindi, almeno ufficialmente, il magnate inglese non potrà incidere sulla finestra di mercato di gennaio. È la prima volta che un azionista esterno ai Glazer entra in modo così massiccio nel capitale del club da quando fu rilevato dalla famiglia di miliardari americani.

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L’Ineos di Ratcliffe - prosegue Il Sole - possiede anche il Nizza, club della Ligue 1 francese, l’FC Lausanne-Sport, squadra della Super League svizzera, e lavora con il Racing Club Abidjan della Ligue One della Costa d’Avorio. È anche dietro i Grenadiers, una delle squadre ciclistiche di maggior successo al mondo. Anche lo sceicco Jassim bin Hamad al Thani del Qatar stava cercando di acquistare il club, ma ha abbandonato il processo, dicendo che non avrebbe aumentato la sua offerta di 6 miliardi di dollari, lasciando il miliardario britannico a concludere un accordo con i proprietari, la famiglia Glazer.

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