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Milan News
Epatite C e super farmaci. EPATITE C CRONICA, la svolta sulle cure

FARMACI: FEDERCONSUMATORI, BENE PIANO ERADICAZIONE EPATITE C


"Finalmente l'Aifa, dopo le nostre numerose segnalazioni e denunce, ha dato il via al piano per l'eradicazione dell'EPATITE C", commenta in una nota Federconsumatori. "L'accordo si sta estendendo, intanto, anche ad altri produttori che hanno allargato il mercato. Una politica che, a nostro avviso, va ora estesa a tutti i farmaci costosi. Quelli che molti pazienti sono costretti a reperire all'estero, visto che non ne possono sostenere i costi in Italia". "È fondamentale e doveroso intervenire sul costo eccessivo di farmaci e trattamenti, garantendo a tutti i malati l'accesso alle terapie innovative e maggiormente efficaci. I farmaci salvavita sono un diritto che ve garantito a tutti i pazienti. Per questo il loro costo deve mantenersi su livelli accessibili. Inoltre è ora che l'Aifa dia chiari segnali in direzione di una maggiore diffusione e promozione dei farmaci equivalenti. Al Governo, invece, chiediamo di dare il via libera, finalmente, alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, provvedimento ingiustamente stralciato dal Ddl Concorrenza. I benefici di tali operazioni per il Servizio Sanitario Nazionale e per la salute dei cittadini sarebbero estremamente importanti, consentendo di eliminare l'allarmante gap che si fa sempre più profondo nel nostro Paese, tra chi può accedere a cure e terapie perché ha una sufficiente disponibilità economica e chi invece vi deve rinunciare". La svolta importante sull'EPATITE C "segna una apertura in direzione dell'accesso alle cure - conclude Federconsumatori - Ieri sono stati diffusi, infatti, i nuovi criteri per arruolare i pazienti ai quali dare il trattamento gratis. Fino ad ora potevano accedere al trattamento solo coloro che avevano un'infezione in fase avanzata (un'assurdità contro la quale ci siamo scagliati sin dal primo momento), tra l'altro a un costo oneroso per il sistema sanitario. Ora, il 'Piano di eradicazione dell'EPATITE C' annunciato ieri dall'Agenzia del farmaco e voluto dal Ministro Lorenzin prevede il trattamento di circa 80mila persone all'anno per tre anni. Lo stanziamento totale previsto è di un miliardo e mezzo di euro".


Epatite C: pazienti, con nuovi criteri cure per tutti malati


I nuovi 11 criteri di trattamento e accesso ai farmaci innovativi per i malati di Epatite C, ridefiniti dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), rappresentano, "se confermati, una decisione storica di portata mondiale, perche' saremmo uno dei primi Paesi al mondo ad eliminare ogni limitazione di accesso alle cure". Ivan Gardini, presidente dell'associazione dei pazienti con Epatite e malattie del fegato Epac onlus, plaude alla decisione dell'Aifa che ieri ha pubblicato i criteri di trattamento per la terapia dell'Epatite C cronica, pur sottolineando di attendere "ulteriori conferme".

 

Epatite C, svolta sui superfarmaci: "Così cureremo 80mila pazienti l'anno"

 


Il “Piano di eradicazione dell’epatite C” annunciato dall’Agenzia del farmaco e voluto anche dalla ministra alla Salute Beatrice Lorenzin prevede di trattare circa 80mila persone all’anno per tre anni, grazie allo stanziamento totale di un miliardo e mezzo di euro deciso alla fine dell’anno scorso dal Governo.


Epatite C cronica, cure gratuite anche per i pazienti meno gravi


Anche i pazienti con forme meno gravi di epatite cronica C potranno avere accesso gratuitamente alle cure. L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha definito i nuovi criteri di trattamento, che ha fissato in undici punti.


GLI 11 CRITERI DI AIFA PER L’ACCESSO AI FARMACI


Criterio 1: Pazienti con cirrosi in classe di Child A o B e/o con HCC con risposta completa a terapie resettive chirurgiche o loco-regionali non candidabili a trapianto epatico nei quali la malattia epatica sia determinante per la prognosi

Criterio 2: Epatite ricorrente HCV-RNA positiva del fegato trapiantato in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione

Criterio 3: Epatite cronica con gravi manifestazioni extra-epatiche HCV-correlate (sindrome crioglobulinemica con danno d'organo, sindromi linfoproliferative a cellule B, insufficienza renale)

Criterio 4: Epatite cronica con fibrosi METAVIR F3 (o corrispondente Ishack)

Criterio 5: In lista per trapianto di fegato con cirrosi MELD <25 e/o con HCC all'interno dei criteri di Milano con la possibilità di una attesa in lista di almeno 2 mesi

Criterio 6: Epatite cronica dopo trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo in paziente stabile clinicamente e con livelli ottimali di immunosoppressione

Criterio 7: Epatite cronica con fibrosi METAVIR F2 (o corrispondente Ishack) e/o comorbilità a rischio di progressione del danno epatico [coinfezione HBV, coinfezione HIV, malattie croniche di fegato non virali, diabete mellito in trattamento farmacologico, obesità (body mass index ≥30 kg/m2), emoglobinopatie e coagulopatie congenite]

Criterio 8: Epatite cronica con fibrosi METAVIR F0-F1 (o corrispondente Ishack) e/o comorbilità a rischio di progressione del danno epatico [coinfezione HBV, coinfezione HIV, malattie croniche di fegato non virali, diabete mellito in trattamento farmacologico, obesità (body mass index ≥30 kg/m2), emoglobinopatie e coagulopatie congenite]

Criterio 9: Operatori sanitari infetti

Criterio 10: Epatite cronica o cirrosi epatica in paziente con insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico

Criterio 11: Epatite cronica nel paziente in lista d'attesa per trapianto di organo solido (non fegato) o di midollo


Epatite C: Romani (Idv),possibile produrre generico e risparmiare 


"Se avessero preso in esame la mia mozione al livello governativo un anno e mezzo fa invece di attendere che fosse Aifa a svegliarsi dal lungo sonno, avremmo potuto trattare molti piu' pazienti ad un costo nettamente inferiore, inserendo nel trattamento anche pazienti piu' giovani, potendo cosi' realizzare l'eradicazione della malattia, visto che la trasmissione del virus avviene soprattutto attraverso soggetti giovani e non 60enni con cirrosi. E' quanto dichiara il senatore Idv, Maurizio Romani. "Mi sono adoperato gia' nel giugno 2016 per mettere a disposizione una soluzione altamente praticabile, ma tutto si e' risolto in un silenzio assordante - prosegue Romani -. Se solo il Parlamento avesse il coraggio o la forza di mettere in discussione la mozione da me presentata e firmata da senatori di tutti gli schieramenti, avremmo oggi la possibilita' di mettere in atto la licenza obbligatoria e poter quindi produrre il generico, gia' sperimentato con risultato sovrapponibile al brand, direttamente in Italia con prezzi non dimezzati, ma ridotti di un decimo visto che l'Aifa stessa, avendone preso coscienza, aveva gia' individuato nell'Istituto farmaceutico militare di Firenze (vera eccellenza italiana), la struttura idonea alla produzione del generico stesso. Svegliamoci!".

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