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Moggi, respinto il ricorso: radiazione definitiva. "Vado alla Corte Ue"

MOGGI "PRECLUSIONE A VITA? PASSAGGIO NECESSARIO VERSO CORTE UE"

MOGGI "PRECLUSIONE A VITA? PASSAGGIO NECESSARIO VERSO CORTE UE"


"Preclusione a vita? E' lo step necessario per arrivare alla Corte Europea ed era chiaro che finiva in quel modo". Luciano MOGGI, intervenuto ai microfoni di "Si Gonfia la Rete" su Radio Crc, non si ferma dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato. "Nessuno poteva pensare diversamente e lo sapevamo. Questo e' un passaggio obbligatorio per andare alla Corte Europea - aggiunge l'ex dg della Juventus - La nostra richiesta alla Corte c'e' stata per cui il giudizio non sara' molto lontano. Del calcio me ne frega e mi piace parlarne". E a proposito di questo, per MOGGI "in Italia c'e' solo una societa', le altre sono tutte distanti ed e' anche noioso vedere certe cose, ma la Juve vince perche' ora come allora ha la squadra migliore". In Europa "il Bayern Monaco e' la squadra da attenzionare maggiormente e non credo che la Juventus possa vincere la Champions, ma puo' andare oltre i quarti di finale".


CALCIOPOLI: NO A RICORSO MOGGI SU RADIAZIONE, I LEGALI 'NON FINISCE QUI'


Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell'ex direttore generale della Juventus, Luciano MOGGI, contro la radiazione decisa nei suoi confronti dalla Corte federale della Figc per i fatti di Calciopoli e confermata da una sentenza dell'Alta Corte di giustizia sportiva nel maggio 2012. La quinta sezione del Consiglio di Stato, con una sentenza pubblicata ieri, ha stabilito che "l'impugnazione della sentenza dell'Alta Corte di Giustizia Sportiva n. 9 del 2012 non rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo" e ha quindi respinto il ricorso dell'ex dirigente bianconero, confermando la sua radiazione e condannandolo al pagamento delle spese di giudizio. Per MOGGI però "la questione non è ancora finita", come rilevato da uno dei suoi legali, l'avvocato Federico Tedeschini, sentito dall'Adnkronos. "E' il Consiglio di Stato che ritiene ci sia un difetto di giurisdizione - ha evidenziato -. Per noi non è così e per questo motivo impugneremo la decisione davanti alla Corte di cassazione".