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Morto suicida capitano-eroe della squadra thailandese salvata nella grotta
Calcio/ Si è suicidato il capitano-eroe dei bambini thailandesi salvati nel 2018 da una grotta: “Non ha retto al clamore mondiale e alla pressione dei media”
Dom, suicida il ragazzino intrappolato nella grotta in Thailandia
Il 17enne Duangpetch Promthep - il giovane capitano della squadra di calcio rimasta intrappolata in un grotta in Thailandia - si sarebbe tolto la vita nella Brooke House College Football Academy di Leicester dove era arrivato nell'agosto del 2022. Il ragazzo era stato trovato morto il 12 febbraio e dopo un'inchiesta durata mesi sembra essere arrivata la conferma sul suicidio. Dalle indagini non sono emerse prove che indichino il coinvolgimento di terze persone nel decesso: alla base della sofferenza del ragazzo ci sarebbe la troppa pressione mediatica.
Stando a quanto ha riferito al Times la psicologa che lo aveva seguito dopo l’incidente, “Dom non voleva essere sotto i riflettori. Non gli piaceva che le persone lo cercassero o che gli chiedessero della vicenda della grotta. Si lamentava del fatto che la sua privacy non venisse protetta”. Il ragazzo aveva vinto una borsa di studio della Zico Foundation e si era recato in Inghilterra per seguire il sogno di diventare un calciatore professionista. Poi la tragica morte.
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"La nostra intera comunità universitaria rimane unita nel dolore alla famiglia, agli amici e agli ex compagni di squadra di Dom. Come college, la salute e il benessere dei nostri studenti sono la nostra priorità assoluta", ha spiegato Ian Smith, preside della Brooke House College Football Academy, come riportato da Bbc. "Disponiamo di robusti sistemi di salvaguardia che ci consentono di fornire un supporto adeguato agli studenti quando necessario, e manteniamo questi sistemi sotto costante revisione in modo da poter fare tutto il possibile per fornire il supporto necessario a ogni bambino. Dopo questa tragedia, il nostro team pastorale dedicato ha continuato a fornire sostegno a studenti e colleghi. Dom rimarrà sempre parte della famiglia Brooke House e ci mancherà moltissimo", ha concluso.
Era diventato famoso perché da capitano della giovane squadra di calcio “Wild Boars” rimasta bloccata per 17 giorni in una delle grotte più grandi della Thailandia, aveva fatto coraggio ai più piccoli del team in attesa dei soccorsi. Nel 2018, il destino di Duangpetch Promthep, dei suoi undici compagni di squadra e del suo allenatore aveva commosso e tenuto col fiato sospeso il mondo intero: bloccati nella grotta, per giorni non avevano mangiato nulla e bevuto solo acqua piovana. Trovati da sommozzatori britannici a quattro chilometri dall'ingresso, intrappolati nelle acque che si alzavano improvvisamente a causa delle piogge monsoniche, erano stati salato con un'imponente operazione di salvataggio che era costata la vita a uno dei soccorritori. La vicenda era stata raccontata da un documentario su Netflix (“The Trapped 13: come siamo sopravvissuti”) e da un film, Tredici vite di Ron Howard.