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Mourinho, dal Triplete alla Roma: la sfida scudetto dei Friedkin. E lo Special cerca il rilancio

Mourinho cerca il rilancio dopo l'esonero con il Tottenham (e prima del Manchester United), la Roma dei Friedkin mette a segno un colpo mediaticamente mondiale

Mourinho, dal Triplete alla Roma: la sfida scudetto dei Friedkin

L'annuncio della Roma scuote tutti: dai tifosi giallorossi in festa, alla serie A. Ma l'eco è mondiale: José Mourinho nuovo allenatore giallorosso. Quello dei Friedkin è colpo di scena clamoroso e una mossa che rilancia il club capitolino a livello mondiale. A livello di immagine e comunicazione un vero e proprio capolavoro.

Spiazzati tutti: l'addio di Fonseca sembrava preludere all'arrivo di Maurizio Sarri, con un progetto assolutamente affascinante a base di calcio spettacolo e valorizzazione dei giovani. E invece ecco lo Special One (dopo un'estate che lo vedrà opinionista del Sun per gli Europei di calcio) che torna in Italia con evidenti ambizioni di vittoria.

Mourinho-Roma, l'uomo del Triplete sfida all'Inter di Antonio Conte

Lui che conquistò il Triplete alla guida dell'Inter, lasciando da trionfatore nel 2010. Lui che fu uomo simbolo del mondo nerazzurro che le sue spettacolari conferenze stampa (come quando sentiva... 'il rumore dei nemici'). Lui che torna in serie A questa volta da avversario di un'Inter tornata a trionfare e guidata da un condottiero non meno carismatico: Antonio Conte. "Con l’Inter ho vinto tutto e c’è un legame speciale. Se un giorno dovesse chiamarmi una società rivale in Italia, non ci penserei due volte. Questo è il mio modo professionale di vivere le cose e mi fa stare bene con me stesso", aveva detto Mourinho un paio di giorni fa quando nessuno pensava che stesse per diventare il nuovo allenatore della Roma.

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Mourinho, lo Special One cerca il rilancio dopo gli ultimi esoneri in Premier League

L'immagine di Mou è planetaria e può far solo bene alla Roma e al calcio italiano. Giusto però ricordare che le ultime avventure in panchina sono state un sali-scendi. Solo pochi giorni fa, il 19 aprile 2021, è stato esonerato dal Tottenham con la squadra in difficoltà e, in quel momento, fuori dalla zona Champions (settimo posto in Premier League), nel dicembre 2018 aveva lasciato il Manchester United dopo un inizio di stagione difficile (il peggiore per punti ottenuti in campionato dai Red Devils dal 1990-1991, va detto che nel 2017 aveva portato l'Europa League all'Old Trafford, oltre a Community Shield e Coppa di Lega). E a dicembre 2015 era arrivata la rescissione di contratto nella sua avventura con il Chelsea (con la squadra al sedicesimo posto dopo sedici turni di campionato), dopo un triennio che lo aveva visto vincere Premier e Coppa di Lega (durante la seconda stagione. E anche con il Real Madrid (squadra per cui firmò dopo il Triplete vinto proprio al Bernabeu nella finale tra Inter e Bayern Monaco) sono stati anni agrodolci: una Liga vinta (punteggio record di 100 punti e 121 reti realizzate) nella seconda stagione e una Supercoppa spagnola, ma senza sollevare la Champions (tre semifinali, ci avrebbero pensato Ancelotti prima e Zidane poi a riportare il massimo trofeo per club nella sede dei blancos).

Mourinho all'assalto dello scudetto con la Roma

Ma nella capitale inizia una nuova sfida e c'è da giurarci che con il recupero di Niccolò Zaniolo a centrocampo e due-tre acquisti ben mirati la Roma di Josè Mourinho sarà pronta a dare l'assalto allo scudetto, mettendosi alle spalle questa stagione grigia in Italia (settimi e braccati dal Sassuolo a quattro giornate dalla fine) e che in Europa ha regalato grandi speranze, prima della doccia gelata in semifinale contro il Manchester United (6-2 nel match d'andata, servirebbe un miracolo al ritorno). 

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