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Pessotto. "Belloli disse '4 lesbiche'".Lui replica: "Falso, è un golpe"



BELLOLI RIBADISCE: "MAI DETTA QUELLA FRASE SULLE LESBICHE. E' UN GOLPE" - "Io non l'ho detto. Questo l'ho detto chiaro e tondo anche perche' io sto lavorando con il settore femminile, ho fatto dei programmi. Mi stanno attribuendo cose che non ho detto, anche su altri argomenti". Cosi' Felice Belloli, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, intervenuto a "Effetto Giorno", su Radio24. "Io mi meraviglio di questo. Non so come possa essere uscita una cosa del genere, per me e' un po' un golpe, staremo a vedere come si evolve la vicenda e poi faremo tutti gli accertamenti del caso e poi vedremo il da farsi", tuona Belloli, a detta del quale qualcuno ha fatto mettere a verbale quella frase anche se non l'ha detta. "Non posso essere certo di chi e' stato, se c'e' stata la manina o la manona. Io dico che non l'ho detto.Adesso faremo accertamenti, anche perche' voglio capire come facciano a uscire i documenti dalla Lega, tanto per essere chiaro". Il presidente della Lnd probabilmente sospetta di qualcuno ma non si sbilancia ("Quando avro' chiarito tutto saro' piu' che disponibile a dirle tutto") e ribadisce che "l'anno scorso, per la stagione sportiva che si sta per concludere, la Figc aveva stanziato 340 mila euro per l'iscrizione dei 69 club di calcio femminile di serie A e di serie B. Io l'ho detto gia' in tempi non sospetti e quest'anno l'ha detto anche il presidente Tavecchio: quest'anno elargizioni a pioggia non se ne danno.Questo perche' i soldi non ci sono, come sapete benissimo ci sono stati i tagli, il momento economico non e' dei migliori. Inoltre i fondi dati negli ultimi anni non hanno dato i risultati sperati".
ARCILESBICA: "PAROLE BECERE" - "Le gravissime le frasi del presidente della Lega Nazionale Belloli confermano la cultura sessista e omofoba diffusa nel mondo del calcio italiano". A sostenerlo e' Roberta Vannucci, presidente nazionale ArciLesbica. "Le sue parole - sottolinea Vannucci - sono l'espressione piu' becera degli stereotipi e pregiudizi che pervadono il mondo dello sport che discrimina le atlete costringendole al dilettantismo per regolamento. Chiediamo le dimissioni immediate di Belloli perche', con le sue parole, dimostra di essere persona inadatta a ricoprire la carica piu' alta di un'organizzazione che dovrebbe promuovere i valori di solidarieta' sociale e inclusivita' dello sport".
LA TESTIMONIANZA DI SONIA PESSOTTO - ''Io c'ero: quella frase sulle 'quattro lesbiche' Belloli l'ha detta. Ora si deve dimettere da presidente della Lega Dilettanti''. A parlare è Sonia Pessotto, ex calciatrice e consigliera del dipartimento calcio femminile della Figc. Ha confermato all'Ansa le frasi attribuite a Belloli da un verbale di riunione. Belloli aveva negato di aver pronunciato quelle parole ( "basta dare soldi a quattro lesbiche") riferendosi al calcio femminile), ma il testo del verbale è stato consegnato alla Procura della Figc.
LA REAZIONE DI TAVECCHIO E DELLA FIGC - "Gli atti sono stati passati alla Procura, aspettiamo che faccia le sue indagini per appurare il fatto la Federazione è un organo di garanzia che non può e non deve compiere processi sommari", fa sapere il sito della Federcalcio.
Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio intanto prende una posizione di condanna: "Se Belloli avesse detto quelle parole, sarebbe un fatto grave. Quella è una frase odiosa e inaccettabile".
Belloli ha preso il testimone proprio da Carlo Tavecchio alla guida della Lnd, è consigliere federale e presidente che gestisce il calcio femminile in Italia. Il movimento in rosa ha 11.000 tesserate ma il piano della Figc adè di rilanciarlo anche attraverso i contributi di Fifa e Uefa.
LA CONDANNA DI MALAGO' - "Io non ho capito se Belloli le ha fatte o non le ha fatte quelle dichiarazioni. Lui sostiene di no, mi auguro che nel piu' breve tempo possibile si evidenzi per certo se siano state fatte o meno, perche' se sono state fatte sono totalmente inaccettabili", ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malago', in merito alla frase, messa a verbale di un'assemblea del 5 marzo scorso, che avrebbe pronunciato il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli. "Passi indietro? Quando dico che sono frasi inaccettabili, qualsiasi cosa va di conseguenza - precisa il numero uno dello sport italiano -, io non ho potere nei confronti del presidente di una Lega, che e' un'associazione privata e non dipende da me. Io per il mio ruolo posso dire che, se ha fatto quelle dichiarazioni, e dico se le ha fatte sottolineandolo tre volte, e' inaccettabile. Chi di competenza si deve regolare".
DURA CONDANNA DI PATRIZIA PANICO - Il centravanti della nazionale azzurra femminile spiega: "Se le frasi di Belloli sono vere, sono parole sessiste, maschiliste, ignoranti: e noi calciatrici, se verranno provate, siamo pronte alle protesta in campo. Si parla di noi calciatrici di più quando si usa quella parola che quando si gioca una partita di Champions: tutte noi vorremmo essere giudicate per quel facciamo in campo, non per l'orientamento sessuale".