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Seredova: "Felice per Buffon e Ilaria D'Amico. Io e Alessandro..."

"Buffon? Sono felice se le cose gli vanno bene perché se tutto questo “ambaradan” come lo chiamo io, questo pasticcio, fosse successo per niente sarebbe stato peggio. Sono serena se ha trovato la sua strada perché io, in questo momento, sono molto felice". Alena Seredova parla per la prima volta a “Chi” dopo due anni dalla separazione da Gigi Buffon, che aspetta un figlio da Ilaria D’Amico.

L'attrice e modella ceca per la prima volta parla anche della sua storia d'amore con Alessandro Nasi, erede di casa Agnelli (cugino di John e Lapo Elkann): "Per me è stato come tornare a casa dopo tanto tempo. É stato sorprendente e meraviglioso, un dono che la vita mi ha fatto (...) valeva la pena vivere questa sofferenza per arrivare fin qui".

E sulle ricorrenti voci che la vogliono in attesa di un figlio dal nuovo compagno spiega: "Un figlio con lui? Ci sono i momenti giusti per fare le cose, bisogna far digerire alle persone più indifese, in questo caso i bambini, un boccone alla volta. L’amore per la mamma è insuperabile e, prima di fare un passo che coinvolge anche i loro sentimenti, devi essere sicuro che siano pronti».

La Seredova parla anche di come sia riuscita a gestire in modo impeccabile con l'ex marito il difficile momento della separazione e perché sia sempre rimasta in silenzio finora: "Non ho parlato prima perché non ne ho sentito il bisogno, sono riuscita a trasformare la fine di una storia nell’inizio di una nuova vita altrettanto piena d’amore. Se avessi fatto prevalere dentro di me rabbia e odio per quello che era successo, non sarei stata capace di spiegare amorevolmente ai miei cuccioli cosa stesse succedendo".

Quando sono uscite le numerose copertine di Buffon abbracciato alla D’Amico non dev’essere stato facile. Alena ammette: "Penso di aver provato la sensazione che avrà provato lui vedendo le mie foto (con Alessandro Nasi, ndr). All’inizio, secondo me, un po’ di dolore ci sta anche perché vedi atteggiamenti che ti sono famigliari ma verso una persona sconosciuta".