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Vespa: "Egonu-Sylla? Nere, esempio di integrazione". Valanga di insulti: "Sono nate in Italia"
Il post del giornalista provoca la bufera: "Proprio non ci riesci a non sottolineare il colore della pelle?"
Vespa: "Io razzista con Sylla ed Egonu? In Italia chi è nero ha più difficoltà"
Le Olimpiadi di Parigi sono finite ma le polemiche decisamente no, dopo l'oro conquistato dal volley femminile, che ha battuto in finale gli Stati Uniti con un netto 3-0, sui social è apparso un post di Bruno Vespa. Il giornalista della Rai ha elogiato la nazionale di Velasco, ma poi si è soffermato su due delle protagoniste principali Egonu e Sylla. "Straordinaria la nazionale pallavolista femminile. Complimenti a Paola Egonu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente". Il suo post provoca la bufera, i commenti sotto questo messaggio sono feroci. "Sono nate in Italia, di quale integrazione parli? E poi, "nere": proprio non ci riesci a non sottolineare il colore della pelle?", si legge tra i vari altri commenti.
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Vespa ha replicato: "Ho letto quello che mi hanno scritto e sono trasecolato. È come se il razzismo in Italia non esistesse, e nascere qui con la pelle nera - dice Vespa a Il Giornale - non fosse un problema. È assurdo pensare questo. So benissimo che Paola e Myriam sono italiane e sono nate in Italia. Ma queste due pallavoliste, eccezionali in campo e fuori, sono nate con la pelle nera. Non conosco l'infanzia di Paola Egonu e di Myriam Sylla, ma mi meraviglierei se fosse stato un tappeto fiorito. Nascere in Italia non significa niente: bisogna guardare l'ambiente sociale e familiare e purtroppo anche il colore della pelle in un paese che ha ancora profonde sacche di razzismo. Nascere con la pelle nera non è un vantaggio nella nostra società".