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Virtus Divino Amore, sfratto esecutivo: CasaPound pronta a lottare a oltranza
Il centro sportivo romano tolto ai bambini del quartiere sarà convertito in hub di accoglienza per migranti? La battaglia di Mauro Antonini di Cp
Roma. Al centro sportivo Virtus Divino Amore è arrivata la notizia peggiore possibile. Lo sfratto è divenuto esecutivo e i gestori, dopo anni di impeccabile e celebrata amministrazione, dovranno lasciarlo in blocco - completo delle varie annessioni che negli anni sono state sovvenzionate dalle loro stesse tasche - alla parrocchia omonima.
CasaPound, nella figura del suo responsabile per il Lazio e già candidato governatore Mauro Antonini, si è spesa strenuamente per la causa dei gestori del centro sportivo, temendo che la perdita di un simile esempio di aggregazione in un quartiere difficile come l'Ardeatino possa creare danni irreparabili al tessuto sociale stesso e alla collettività.
La Virtus Divino Amore Calcio, tanto per fare un esempio, raduna molti bambini del quartiere, che a tutti gli effetti rischiano di vedersi strappare via l'unico diversivo sano in un ambiente urbano periferico desolato e desolante. Ma c'è di più, negli ultimi giorni, i comitati di quartiere e le famiglie dell'Ardeatino che ruotano attorno al centro, hanno il timore che quest'ultimo possa essere riconvertito in breve tempo a centro di prima accoglienza per migranti, ed è per questo che la stessa CasaPound ha deciso di alzare il livello dell'opposizione alla scelta della Parrocchia.
Mauro Antonini si dice infatti pronto a occupare fisicamente il centro, assieme ai ragazzi di Cp, fin dal primo agosto prossimo venturo, giorno in cui la nuova gestione dovrebbe prendere possesso della struttura. Determinato a non lasciare l'unico baluardo sociale del quartiere alle possibili ipotesi di trasformarlo in un hub di prima accoglienza per migranti, Antonini chiama in causa anche Matteo Salvini, Ministro dell'Interno. "Cosa ne pensa Salvini della possibilità che un polo di sana e civile aggregazione sportiva e punto di riferimento per i bambini di una periferia difficile possa essere strappato a questi ultimi per ospitare i migranti, con tutto ciò che comporterebbe per il tessuto sociale del quartiere stesso?".
In attesa di una risposta da parte delle autorità, Antonini e Cp si preparano alla resistenza sostenuti dalle famiglie dell'Ardeatino.