Affari Europei

Elezioni Germania, Merkel azzoppata. Macron in agguato

Merkel vince le elezioni, però dovrà governare con Liberali e Verdi. Una coalizione instabile che mette a rischio il futuro dell'Ue. E Macron...

 

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Le elezioni tedesche non hanno rivelato sorprese: Angela Merkel ha vinto e sarà con tutta probabilità la prossima Cancelliera, per la quarta volta. Eppure i risultati di queste elezioni nascondono conseguenze rilevanti. Anche se la Cdu ha incassato una solida maggioranza relativa, il suo calo nei consensi, unito alla crisi della Spd e all'avanzata di Alternativa per la Germania, avrà ripercussioni profonde per il Paese e per l'Europa.

"L'elemento sicuramente più importante relativo al voto tedesco é l'ascesa di Alternativa per la Germania, un partito che fino a pochi anni fa non avrebbe avuto seguito", spiega ad Affaritaliani.it Piero Graglia, professore dell'Università statale di Milano ed esperto di Europa.

Graglia, la Germania é l'economia più forte d'Europa e, secondo molti, anche dell'intero pianeta. Perché Afd ha ottenuto un consenso così largo?

"Le ragioni sono diverse. Prima di tutto dobbiamo ricordarci che molti cittadini tedeschi non stanno così bene come crediamo. E vedono nell'Afd una formazione che promette di migliorare il loro status".

C'é dell'altro?

"Il secondo elemento più rilevante é il fatto che in Germania in molti mettono in dubbio questo modello di Unione europea e ritengono che la Federazione starebbe meglio se lasciasse l'Ue come ha fatto la Gran Bretagna. Se a questo sommiamo il tema dei migranti, si spiega in larga parte il risultato di Alternative fur Deutschland".

Afd resterà certamente all'opposizione e visto che l'Spd ha fatto sapere di non voler replicare l'esperienza della grande coalizione, che governo vedremo?

"Molto probabilmente la cosiddetta Giamaica, l'alleanza tra Cdu, Liberali e Verdi. Con tutte le conseguenze del caso".

Non sembra essere una coalizione solida...

"E infatti, storicamente, non lo é. Verdi e Liberali hanno programmi molto diversi, facendo un paragone italiano é come se avessimo messo assieme Repubblicani e Democrazia proletaria. Se riusciranno a trovare un accordo per andare avanti con la normale amministrazione forse arriveranno a fine legislatura, altrimenti....".

Si tornerà a votare?

"Forse, ma certamente da questo governo non dobbiamo aspettarci riforme coraggiose. I veti incrociati di Liberali e Verdi renderanno impossibile programmi ambiziosi. Ma le vere conseguenze si vedranno in Europa".

In che senso?

"L'Unione europea sta attraversando un momento di ripensamento interno. Merkel e Macron hanno presentato un progetto di Europa a più velocità, ma al di là della formulazione di principio questa idea deve essere riempita di contenuti. Con un governo tedesco debole é difficile che da Berlino arrivi un indirizzo innovativo e chiaro su dove andare".

Se ne avvantaggerà Macron?

"Il rischio più grosso di queste elezioni tedesche é proprio questo. Temo che si possa incrinare l'asse Parigi-Berlino che ha rappresentato dal dopoguerra ad oggi il motore dell'Unione europea. Macron potrebbe voler approfittare della situazione per imporre la sua linea e presentarsi come l'antidoto all'instabilità".

Sull'Europa, come su altri temi, Liberali e Verdi hanno posizioni antitetiche. I Liberali sono rigoristi e intransigenti sul tema dei conti pubblici, mentre i Verdi sono più favorevoli alla costruzione degli Stati Uniti d'Europa. Chi prevarrà tra le due linee?

"Questa é una bella domanda. L'ipotesi più plausibile é che semplicemente non si torvi una sintesi e si proceda con lo status quo, senza proposte innovative di alcune genere".