Affari Europei
Macron rilancia la sua riforma costituzionale: ma il suo gradimento cala
Dopo un anno di interruzione per il caos legato ai gilet gialli e il crollo nei consensi, Emmanuel Macron prova a rilanciare la sua riforma costituzionale
Dopo un anno di interruzione per il caos legato ai gilet gialli e il crollo nei consensi, Emmanuel Macron prova a rilanciare la sua riforma costituzionale. Il capo dello stato intende aprire un nuovo ciclo di riforme, ma anche riattivare i progetti rimasti irrisolti, come la riforma delle istituzioni, prematuramente interrotto nel luglio 2018, a seguito di rivelazioni relative al "caso Benalla". "Propongo che questa riforma costituzionale così semplificata, chiarita, ridisegnata possa essere presentata dal governo al Parlamento in estate", ha detto Macron.
Le manovra di Macron per la riforma costituzionale
Desideroso di muoversi rapidamente, Macron ha incaricato Edouard Philippe di occuparsi di questo file. Il Primo Ministro si è preso cura nei giorni scorsi di ricevere le principali parti interessate per consegnare loro i testi da presentare al Consiglio dei ministri a fine giugno o all'inizio di luglio. Il capo del governo ha quindi ricevuto martedì 28 maggio il presidente dell'Assemblea nazionale, Richard Ferrand, e quello del Senato, Gérard Larcher. Quest'ultimo ha fatto colazione, mercoledì 29 maggio, con il suo omologo dell'Assemblea per discutere dei futuri dibattiti parlamentari. I negoziati politici sono ripresi. La settimana prossima Edouard Philippe riceverà i presidenti del gruppo parlamentare. Da parte sua, Emmanuel Macron, desideroso di raggiungere un consenso, si è incontrato con Gerard Larcher, per cercare di identificare le sue intenzioni.
Procedure e delocalizzazione dei servizi pubblici
Macron ha intenzione di intervenire sulle procedure e sulla delocalizzazione dei servizi pubblici. Il tutto mentre la popolarità e il gradimento del presidente francese sono di nuovo in calo dopo le elezioni europee di domenica scorsa: secondo un sondaggio condotto da Odoxa, scrive Le Figaro, soltanto il 30% (-2%) dei francesi giudica positivamente il suo operato. Dopo che nelle europee il Rassemblement national di Marine Le Pen si è classificato prima di La République en Marche, la popolarità del presidente è tornata ai livelli di gennaio, in piena crisi "gilet gialli". In crescita del 20% l'ambientalista Yannick Jadot, che dopo il successo della lista "Europe Écologie Les Verts", terza tra le preferenze delle europee, ha un tasso di popolarità (32%) più alto di quello di Le Pen (28%).