Attualità

Tele-Covid: ecco chi sono i protagonisti della pandemia sui mass-media

Di Lorenzo Zacchetti

Dalla A di Agnoletto alla Z di Zangrillo: una sfilata di virologi, giornalisti e politici che durante la crisi sanitaria sono diventati volti familiari



Fabrizio Pregliasco
All'inizio della pandemia tutti si contraddicevano, dall'OMS all'ultimo dei medici di base. Pregliasco si è distinto per la linearità con la quale ha dato indicazioni mediche, senza trascendere  nella polemica: “La mascherina serve quando non si può rispettare il distanziamento sociale. Se si è in macchina da soli, è inutile... a meno che la macchina non sia rubata!”. L'unico spunto di polemica, per quanto pacata, che si è concesso è stato per difendere la Lombardia nel paragone con il Veneto, da tutti portato ad esempio di positiva gestione del Covid, almeno nella prima fase. Se la Lombardia è stata letteralmente fatta a pezzi sul piano dell'immagine, Pregliasco è stato una delle poche eccezioni e non a caso è stato lui a prendere in mano la situazione del Pio Albergo Trivulzio di Milano, quando nelle RSA si verificavano vere e proprie stragi di anziani. La sua credibilità deriva dalla lunga militanza sul campo: non li dimostra, ma ha 61 anni.
Prof. Fabrizio Pregliasco
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Walter Ricciardi
Napoletano classe '59, è stato Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità dal 2015 al 2018, rappresentante dell'Italia nell'OMS dal 2017 al 2020 e poi consulente del ministro Speranza per la pandemia. Politicamente è molto vicino a Carlo Calenda ed infatti è stato tra i fondatori di Azione, nonché un severo critico delle scelte di Donald Trump e dei negazionisti del Covid, attirandosi antipatie dagli elettori di destra. In gioventù è stato attore ed ha recitato in alcuni film e sceneggiati televisivi accanto a nomi celebri come Michele Placido, Mario Merola e Stefania Sandrelli.

Giuseppe Remuzzi
Direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, ha radicalmente cambiato il paradigma nella cura del Covid-19. Come ha efficamente spiegato sia ad affaritaliani.it che in trasmissioni tv come Piazza Pulita, ai primi sintomi è opportuno somministrare della comunissima Aspirina, per poi affrontare eventuali dolori muscolari con l'Aulin e, nelle situazioni peggiori, fare ricorso ai corticosteroidi o al cortisone. Trattare la più drammatica epidemia del secolo con dei farmaci di uso comune? Sì, perché questi antinfiammatori consentono di combattere i sintomi anche a casa, senza la necessità del ricovero in ospedale, con tutti i rischi che esso comporta.

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Massimo Scaccabarozzi
Gli addetti ai lavori del settore medico lo conoscono da anni come Presidente e amministratore delegato di Janssen, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, ovvero una delle produttrici di vaccini anti-Covid. È inoltre Presidente della Fondazione Johnson & Johnson e, da dieci anni, di Farmindustria, associazione delle imprese del farmaco che fa parte di Confindustria. Visto il suo impegnativo curriculum, è stato spesso ospite di trasmissioni televisive sulla pandemia, dove ha rivelato una spigliatezza comunicativa non comune. L'estro non gli manca: è anche un bravo musicista, che si esibisce con la “JC Band”, rock band composta da dipendenti di Janssen Italia, che organizza concerti di beneficenza.

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Giulio Tarro
Virologo messinese classe '38, è stato in prima linea nella lotta contro l'epidemia di colera in Italia nel 1973 e negli anni successivi anche contro epatite, AIDS, SARS, Aviaria e Suina. Presidente della Lega internazionale dei medici contro la vivisezione dal 1992 al 2012, nel corso della pandemia di Covid-19 si è distinto per le sue posizioni critiche sulla gestione del virus, così come in passato si era dichiarato contrario all'obbligo vaccinale per altre patologie. Per tali posizioni è stato duramente criticato, anche dal collega Burioni: Tarro ha annunciato querela nei suoi confronti e in quelli di altri detrattori.

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Antonella Viola
Immunologa tarantina classe '69, è certamente tra i personaggi più celebri di questa fase di emergenza sanitaria. Oltre all'indubbia competenza, vanta anche una notevole capacità divulgativa che le consente di rendere comprensibili anche i temi più complessi. Inoltre, essendo decisamente affascinante (e si dice che quell'erre moscia contribuisca a far girare diverse teste...) è veramente capace di “bucare” lo schermo. Richiestissima da tutte le trasmissioni televisive, ha chiesto ad un'ex compagna di scuola, di professione agente, di gestirle l'agenda.

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Alberto Zangrillo
Tutti lo ricordano per un infortunio mediatico veramente clamoroso: quel “il virus è clinicamente morto” che, detto il 31 maggio 2020, è stato dolorosamente smentito dai successivi fatti. Tuttavia, il giudizio nei suoi confronti viene necessariamente condizionato dall'ingombrante presenza del suo paziente più noto: il primario dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale al San Raffaele è anche (o soprattutto) il medico personale di Silvio Berlusconi, che come molti italiani è stato ricoverato per il Covid-19. A prescindere dalla celeberrima gaffe, dalla quale peraltro non ha mai preso le distanze, inevitabilmente piace a chi ha simpatia il fondatore di Forza Italia. E viceversa.