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Caso Regeni, il gup di Roma trasmette gli atti alla Corte Costituzionale
La procura aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale su una norma del codice di procedura penale che aveva bloccato il processo
Caso Regeni, il gup accoglie la richiesta della Procura di Roma: atti trasmessi alla Consulta
Svolta nel caso Giulio Regeni: il gup di Roma ha accolto la richiesta del procuratore capo Francesco Lo Voi e dell’aggiunto Sergio Colaiocco, inviando gli atti alla Consulta. Una richiesta finalizzata a sbloccare lo stallo in cui si trova il processo per la vicenda del ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto nel 2016. Imputati sono quattro 007 egiziani: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi e Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati a vario titolo di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni aggravate e concorso in omicidio aggravato.
La procura di Roma aveva sollevato la questione di costituzionalità dell’articolo 420-bis del codice di procedura penale nella parte in cui prevede che l’assenza di conoscenza del processo da parte dell’imputato derivi dalla mancata attivazione della cooperazione dello Stato estero. Ora la questione passa in mano alla Corte Costituzionale.