Coronavirus

Carceri, stop a mascherine e Green Pass: salgono casi di Covid tra i detenuti

Con il nuovo decreto, cade l'obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale ed esibire il Green Pass. Ma la situazione nelle carceri è a rischio

Carceri, giù le mascherine e via i Green Pass: ma i penitenziari sono ad altissimo rischio contagio

“Da domani non sarà più indispensabile indossare la mascherina al chiuso e cadrà anche l’obbligo di esibizione del Green Pass sia per gli operatori sia per coloro che a qualunque titolo accedano nelle carceri. Se, da un lato, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha emanato direttive per la generalità degli uffici pubblici, dall’altro, niente di specifico è stato previsto per i penitenziari, che di certo non possono essere annoverati fra i comuni uffici". A dichiararlo è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

"Di conseguenza", continua, "il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) non ha fatto altro che ribadire quanto già contenuto nella circolare del Ministro Brunetta. In luoghi, come le prigioni, dove gli ‘assembramenti’ sono istituzionalizzati con punte di sovraffollamento che sfiorano il 200 percento, con un protocollo di sicurezza anticontagio, del 23 ottobre 2020, ormai superato e con molte falle nella sanità penitenziaria, questo ci sembra sconsiderato e di forte rischio”.

“Dall’ultimo report sul numero dei positivi al Covid-19 nelle carceri, aggiornato a ieri, si registra un lieve rialzo dei contagiati fra i detenuti, ma soprattutto si nota la persistenza di cluster di vastissime proporzioni, come a Roma Regina Coeli, dove i detenuti affetti da SARS-CoV-2 sono ben 120, e anche a Cosenza (87) e a Prato (81), solo per citare i principali. Capiamo che sia necessario andare verso il ritorno alla normalità, ma ciò dovrebbe avvenire parallelamente alla conduzione all’ordinarietà della gestione carceraria, che invece rimane in profonda emergenza su più fronti".