Coronavirus
Ristoranti, è boom di prenotazioni con le riaperture
Con TheFork facciamo il punto sulle aperture e la situazione del settore. L'intervista al responsabile di Francia, Belgio e Italia, Andrea Arizzi
Creata in Francia nel 2007 da professionisti ed esperti del mondo dell’hospitality e della tecnologia, TheFork ha rivoluzionato il mercato dei ristoranti mettendo in contatto ristoranti e utenti e seguendo i principi dello Yield Management. Grazie alla prenotazione online è possibile applicare alla ristorazione la tariffazione flessibile già diffusa nel mondo dei viaggi: i prezzi variano cioè in base alle disponibilità. Con 67 mila ristornati in 17 paesi nel mondo e 20 mila in Italia, la società ha operato un bilancio di quello che è stato uno degli anni più tragici per il settore ristorazione del dopoguerra e delineato le prospettive per il 2021.
“L’industria della ristorazione è gravemente ferita da oltre un anno di mancata attività. In questi mesi ha però dimostrato una grande resilienza e capacità di aggiornamento attraverso la crescita della digitalizzazione. Siamo stati al fianco dei nostri Partner con varie iniziative: abbiamo offerto la nostra piattaforma per pubblicizzare le loro attività di delivery gratuitamente, sviluppato le Gift Card (carte regalo), annullato le commissioni per le versioni più avanzate del gestionale e molto altro. Queste attività si sono tradotte in un investimento complessivo a livello globale di quasi 25 milioni di euro. E siamo già al lavoro per preparare al meglio la riapertura" ha detto ad Affari Andrea Arizzi, Head of New Business di TheFork. La riapertura dei ristoranti dopo la prima ondata ha visto risultati incoraggianti per il settore.
A livello europeo, il comparto ha attraversato tre mesi difficili da marzo a maggio 2020. Tuttavia, durante i mesi estivi, il settore è riuscito a recuperare un numero accettabile di commensali rispetto al 2019, anche se inferiore agli anni precedenti a livello globale: -24% a luglio, - 18% ad agosto .
Come sta andando questo periodo di riaperture in Italia?
Molto bene direi, il settore sta dimostrando una capacità di resilienza davvero ammirevole, considerando le difficoltà a cui è dovuto andare incontro. Possiamo dire che Le prenotazioni online dell’inizio della seconda settimana di riapertura hanno registrato un +18% complessivo in Italia rispetto alla precedente. La regione con l’aumento più significativo è la Liguria il cui numero di prenotazioni è aumentato del 47%. (Analisi delle prenotazioni 26/27/28 rispetto a 3/4/5). Dalla riapertura al 5 maggio le prenotazioni online del ristorante sono cresciute quotidianamente in media del 6% (media della variazione quotidiana dal 26 al 5 maggio). Le top 3 cucine più prenotate dalla riapertura sono state mediterranea, pizzeria e di pesce, seguite poi dalla cucina tradizionale e toscana. Il numero di coperti medio è stato di circa 2 persone e lo scontrino medio tra i 30€ e i 40€. Gli utenti hanno prenotato mediamente 27 ore prima del pasto”
E nel resto d’Europa la situazione com’è..?
Diciamo che la situazione è molto positiva in tutta Europa. In Belgio abbiamo un 5% in più giorno sui giorno di prenotazioni. In Svizzera abbiamo un +24% rispetto al 2020, dove le chiusure sono state inferiori rispetto ad altri paesi europei. In Francia in questi giorni registriamo punte del + 80% di traffico sul nostro sito
Ma avete fatto alcune iniziative per supportare i ristoratori in questi momenti difficili
Certo abbiamo concesso i nostri servizi premium e pro, che sono a pagamento, a titolo gratuito per questi messi di pandemia. Abbiamo migliorato alcuni servizi della nostro app, proprio per andare incontro alle esigenze cambiate dei ristoratori, compreso quella di inserire la possibilità del delivery, quando era l’unica opzione per lavorare. Inoltre abbiamo preparato un documento di sensibilizzazione insieme alla Fipe, con cui collaboriamo da anni, verso i clienti per rilanciare, con le dovute e necessarie cautela il mondo della ristorazione
Però a Novembre proprio con la Fipe c’era stato un problema legato alla vostra decisione di adottare la vostra app per fare i pagamenti, cosa è successo.?
E’ stato solo un malinteso o meglio una incomprensione a livello comunicativo. Dovevamo forse condividere maggiormente con loro questo passaggio. Noi abbiamo lanciato la nostra app di pagamento mobile per andare incontro a quella che è una esigenza,che da tempo moltissimi nostri utenti ci richiedevano. Il mobile payment è uno strumento in crescita in tutto il mondo, e quindi sembrava doveroso offrire questa opportunità ai nostri utenti, ma anche ai ristoratori. E’ un modo , infatti, per aiutarli, offrendo un ulteriore servizio, assolutamente gratuito, ai loro clienti. Ma ora è tutto assolutamente rientrato e con la Fipe continuiamo nella nostra proficua collaborazione per fare il meglio per il settore